“Poste SpA, tra spreco di risorse, poca trasparenza e assenza di progetti”.
Con queste parole, anche le Federazioni Pubblico Impiego della Centrale sindacale unitaria si uniscono alla raccolta firme, lanciate dal comitato Pro-Poste, a sostegno di una legge di iniziativa popolare per il ritorno del servizio postale nella Pubblica amministrazione.
“Sul fronte della gestione dei servizi postali – insistono Fupi-Csdl e Fpi-Cdls in un comunicato -, da tempo abbiamo segnalato che tale gestione ha generato uno spreco di risorse pubbliche, evidenziando come il governo, la direzione e il Consiglio di amministrazione non abbiano fatto nulla per cercare di migliorare i servizi all’utenza o cercare aree di mercato nuove per generare profitti, ma abbiano solo pensato a tagliare gli stipendi del personale operativo”.
Per le Federazioni Pubblico Impiego della Csu, “la fetta di mercato dove bisogna assolutamente intervenire è quella occupata dai corrieri esteri, società che guadagnano consegnando pacchi su tutto il territorio della Repubblica senza però versare nulla al fisco sammarinese; oltre 6 anni di Società per Azioni e nulla è stato fatto in questo ambito”.