Ennesimo scandalo
MARINO CECCHETTI – Il conte Enrico Maria Pasquini è nelle pagine della cronaca per i 6,3 milioni di euro deliberati dal Consiglio Grande e Generale a favore della San Marino Investimenti (Smi), finanziaria di diritto sammarinese a lui riconducibile.
Paquini è stato ambasciatore di San Marino (Spagna, Sovrano Militare Ordine di Malta) dal 1998 al 2011. Quando, nel 2007, Banca del Titano (Bdt) fu venduta (di nascosto da Banca d’Italia e col sostegno di Banca Centrale) alla Cassa di Risparmio di Teramo (Banca Tercas), ci si servì – non si sa perché – di due finanziarie di Pasquini: la Smi, di cui si è detto, e Amphora, società di diritto italiano con sede a Roma.
Nello stesso 2007 parte a Roma un’indagine su Smi e Amphora estesa agli anni “dal 2006 al 2009”, con rogatoria a San Marino. Rogatoria accolta con tanta fatica. Nel 2010, quanto sequestrato presso la Smi viene trasportato in “Viale XXI aprile a Roma, sede del quartiere generale della Guardia di Finanza”. Queste le accuse: “riciclaggio, esercizio abusivo dell’attività finanziaria e di intermediazione finanziaria, appropriazione indebita, truffa aggravata, falso in bilancio, associazione per delinquere”. (…)
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
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