“È il momento di porre in essere nuove politiche non recessive ma piuttosto aggressive, che possano consentire a tutti una vita dignitosa”.
Lo dichiara Domani-Motus Liberi, aggiungendo in una nota che “il Paese ha bisogno di risposte e ne ha bisogno ora, per questo è necessario che il Paese torni in mano ai cittadini, che sanno cosa significa fare i conti tutti i giorni con le difficoltà e con i problemi, perché sicuramente sono coloro che hanno già in mano molte delle possibili soluzioni”.
Gli alleati di Rete affermano, nelle righe successive del comunicato, di avere “proposte ben precise su come risolvere la difficile situazione e quali siano gli interventi necessari e prioritari per la salvezza del sistema: una politica estera capace ed efficiente, che sia in grado di rilanciare un vero e proprio rapporto di collaborazione strategica con la vicina Italia e di stringere rapporti vantaggiosi, con le dovute cautele, tra il nostro Paese e l’Europa; la ristrutturazione del sistema bancario che deve essere chiara, onesta e soprattutto trasparente, da cui inevitabilmente dipende l’economia reale; la riaffermazione dello stato di diritto, l’eliminazione delle distorsioni del sistema e il recupero di una credibilità del sistema giudiziario nel suo complesso, che la politica ha contribuito a compromettere, affinché si possa addivenire ad un chiarimento sostanziale delle ombre che ad oggi coinvolgono questo potere dello Stato e che hanno ingenerato un clima di sfiducia molto pericoloso; la ristrutturazione del sistema sanitario anche valutando un consapevole, oculato e calibrato rapporto tra pubblico e privato, che garantisca ai cittadini di non perdere le conquiste ottenute negli anni nel settore sanitario ed anche pensionistico; il rilancio di una cultura del turismo, affinché sul punto si lavori ad una programmazione serie delle iniziative con il totale coinvolgimento e la collaborazione degli operatori; il potenziamento dell’istruzione su tutti i livelli, nell’ottica di un maggiore avvicinamento al lavoro, alle esigenze del Paese e alle nuove opportunità di lavoro che i tempi che viviamo ci offrono”.