San Marino. Consiglio Grande e Generale, mattino

San Marino. Consiglio Grande e Generale, mattino

La seduta del Consiglio Grande e Generale si apre con il Comma 1: “Relazione della Giunta Permanente delle Elezioni e proclamazione dei Consiglieri eletti”. In particolar modo si dà notizia di due ricorsi depositati all’Ufficio di Segreteria “aventi ad oggetto la richiesta di verificare delle schede elettorali ritenute nulle”. Dopo aver esaminato i verbali delle singole sezioni e delle schede relative, la Giunta ha riscontrato “la conformità dei dati ufficiali per tutte le sezioni, ad eccezione della Sezione 1 di Città di San Marino, della Sezione 5 di Città di San Marino, della Sezione Estero 2 di Città di San Marino, della Sezione 5 di Borgo Maggiore, della Sezione 6 di Borgo Maggiore, della Sezione 7 di Borgo Maggiore, della Sezione 1 di Fiorentino e della Sezione 1 di Faetano”. Pertanto, dopo il riconteggio, sono state attuate delle modifiche alle cifre elettorali delle singole liste e delle coalizioni. Modifiche che tuttavia non hanno comportato variazioni “alla ripartizione dei seggi spettanti a ciascuna lista”. Confermata, infine, “la graduatoria dei candidati di ciascuna lista”. Dopo il Giuramento dei Consiglieri Eletti, si procede alla Nomina dell’Ufficio di Segreteria del Consiglio Grande e Generale. La maggioranza nomina due membri effettivi e un membro supplente: Filippo Tamagnini, Grazia Zafferani e Giacomo Simoncini. La minoranza nomina un membro effettivo e uno supplente: Matteo Ciacci e Maria Katia Savoretti. Con gli indirizzi di saluto degli Ecc. Capitani Reggenti prende ufficialmente il via la XXX Legislatura. .

Il Comma 4 (“Comunicazioni”) vede esordire Giuseppe Maria Morganti (Libera), il quale dà lettura di un ordine del giorno con cui viene richiesta urgentemente la nomina dei nuovi componenti della Commissione d’inchiesta sulle banche e la ripresa in tempi celeri dei lavori della Commissione stessa. Nella passata legislatura “c’erano forze politiche che volevano limitare l’analisi a un solo caso bancario, quello di Banca CIS – avverte Nicola Renzi (Rf) -. Questa sarebbe una visione miope. Dobbiamo parlare del sistema bancario nella sua complessità, di tutte le licenze bancarie che sono state date”. Rf non vuole che la Commissione indaghi sapendo già le risposte e senza che ci sia la volontà di agire a 360 gradi. Altrimenti quella che abbiamo è una visione distorta”. Renzi solleva quindi il tema della “presa d’atto dei Giudici d’appello. Un altro passo inderogabile, da compiere con la più alta celerità”. Un secondo ordine del giorno arriva da Vladimiro Selva (Libera), che propone la riattivazione del tavolo quadripartito e la sua convocazione almeno una volta al mese. “Ci sono temi – afferma – su cui il Paese non può essere diviso. Noi crediamo nella validità di quel metodo”.“Non occorre un ordine del giorno per fare richiami alla condivisione e riportare in vita il tavolo quadripartito – è la risposta di Iro Belluzzi (Npr) -. Rassicuro il consigliere Selva: la volontà è quella della massima condivisione con il Paese per reggere l’urto delle riforme che dovranno essere affrontate”. Gli fa eco Maria Luisa Berti (Npr): “Sul tavolo quadripartito c’è una legge da rispettare e non è necessario alcun richiamo a meno che non si voglia far vedere all’esterno di essere solerti su determinate tematiche”. Ancora Libera, per il tramite di Guerrino Zanotti, propone un ordine del giorno sul tema dei lavoratori frontalieri, nello specifico “per dare mandato al Congresso di Stato di avviare il confronto su questo tema richiesto dalla controparte italiana” con l’obiettivo di dare vita ad un Osservatorio dedicato proprio al lavoro frontaliero. “Una delle priorità che noi abbiamo è ristabilire la validità delle norme e le gerarchie istituzionali – afferma Roberto Ciavatta (Rete) -. A gennaio dovranno esserci tutte queste nomine, ma non perché ce lo dice un ordine del giorno, ma perché ce lo dice una legge costituzionale”. “Riteniamo di dover rinviare la discussione degli ordini del giorno” nel rispetto “delle più alte cariche istituzionali del nostro Paese” aggiunge Teodoro Lonfernini (Pdcs).

L’ultima parola sui tre ordini del giorno spetta agli Ecc. Capitani Reggenti, che pur condividendone i contenuti, “ritengono che non vadano portati in votazione nel corso di questa seduta”.

Di seguito una sintesi degli interventi

Comma 1 “Relazione della Giunta Permanente delle Elezioni e proclamazione dei Consiglieri eletti”

Relazione della Giunta Permanente delle Elezioni. La Giunta Permanente delle Elezioni, nominata dal Consiglio Grande e Generale in data 23 dicembre 2019, in conformità all’articolo 43 della Legge Elettorale n.6/1996 e s.s.m. (nel prosieguo anche solo Legge Elettorale), composta dai Signori: Enzo Colombini, Avv. Alessandra Greco, , Avv. Antonio Masiello, Avv. Emanuele Nicolini, Rag. Aurelio Pari, si è riunita in una sala del Pubblico Palazzo nel giorno di lunedì 23 dicembre 2019 alle ore 12.30. Le funzioni di segretario verbalizzante sono svolte dall’Avv. Emanuele Nicolini, designato all’unanimità dalla Giunta. I membri della Giunta Permanente delle Elezioni dichiarano innanzitutto di conoscere e osservare le norme stabilite dal Codice di Condotta di cui alla Legge n.141/2014. La sottoscrizione della presente relazione vale pertanto come formale attestazione di ciò. La Giunta prende atto dell’avvenuta consegna, in data 18 dicembre 2019 (con prot. n. 143366), da parte del Segretario di Stato per gli Affari Interni, di tutti gli incarti dell’Ufficio Elettorale Centrale a norma dell’articolo 42, comma 1, della Legge Elettorale. La Giunta, dopo attenta verifica, dà atto che tutti i documenti e gli incarti sono stati consegnati regolarmente. La Giunta dà atto altresì che il controllo di carattere generale, concernente la regolarità dello svolgimento delle operazioni elettorali, e le relative decisioni, competono in primis ai componenti dei singoli seggi elettorali, nei quali, peraltro, è prevista la possibilità, per i rappresentanti delle liste dei candidati, di assistere a tutte le operazioni (cfr. articolo 26 della Legge Elettorale). Dà atto inoltre che, ai sensi dell’articolo 30 della Legge Elettorale, è compito dell’Ufficio Elettorale di Sezione, tra le altre cose, annotare i reclami avanzati, giudicare in prima istanza sulle contestazioni insorte in relazione alla regolarità delle schede, attribuire i voti ai candidati, unire al verbale le schede nulle, le bianche e le contestate, nonché le proteste scritte ed ogni altro documento relativo alle operazioni. Dà atto ancora che in base all’articolo 41 della precitata Legge Elettorale è fatto divieto per l’Ufficio Elettorale Centrale di discutere e di deliberare sull’assegnazione dei voti, sui reclami, sulle proteste e sugli incidenti avvenuti nelle sezioni elettorali e, comunque, di occuparsi di qualunque altro oggetto che non sia determinato nell’articolo 40 della Legge Elettorale. La superiore impostazione legislativa collima con le funzioni che l’articolo 44 della Legge Elettorale attribuisce alla Giunta Permanente delle Elezioni, alla quale quindi compete, in assenza di precise e fondate contestazioni, la verifica della regolarità delle operazioni elettorali e quindi dei relativi risultati. La Giunta Permanente delle Elezioni, in via preliminare e prima di procedere all’esame nel merito dei ricorsi presentati, ha ritenuto opportuno chiarire alcuni aspetti procedurali e di competenza attribuiti alla stessa dalla Legge Elettorale. Le funzioni attribuite alla Giunta Permanente delle Elezioni sono quelle tassativamente elencate all’articolo 44 della Legge Elettorale e cioè: “1. La Giunta Permanente delle Elezioni è tenuta ad adempiere ai seguenti atti: a) esamina la documentazione ricevuta dall’Ufficio Elettorale Centrale; b) ascolta i ricorsi, presentati dagli elettori entro cinque giorni successivi a quello delle elezioni, relativi a questioni di eleggibilità e di regolarità nelle operazioni elettorali; c) provvede alla radiazione dei candidati giudicati ineleggibili e li sostituisce con i candidati non eletti che, nella stessa lista, hanno ottenuto il maggior numero di voti; d) propone al Consiglio Grande e Generale la convalida dei membri eletti. 2. Nel caso in cui gli eletti ricoprano le condizioni di eleggibilità previste dalla presente legge e le operazioni elettorali si siano svolte senza contestazioni, il Consiglio Grande e Generale prende atto delle conclusioni della Giunta Permanente delle Elezioni. 3. Nel caso in cui siano state avanzate gravi contestazioni o possa sussistere il fondato sospetto di irregolarità, le conclusioni della Giunta Permanente delle Elezioni possono essere oggetto di voto”. La Giunta ritiene che le funzioni indicate all’articolo 44, comma 1, della Legge Elettorale abbiano funzione di garanzia, controllo e legalità delle operazioni elettorali, in particolare quando vengano fondatamente contestate irregolarità nello svolgimento delle operazioni elettorali medesime. Sulla base del superiore articolo 44 la Giunta esamina quindi la documentazione ricevuta dall’Ufficio Elettorale Centrale e precisamente il verbale dell’Ufficio Elettorale Centrale e i verbali delle singole sezioni elettorali. La Giunta prende altresì atto della presentazione di due ricorsi depositati all’Ufficio Segreteria Istituzionale rispettivamente in data 12 dicembre 2019 da parte del Sig. Alessandro Rossi (prot. n.141089), rappresentato e difeso dall’Avv. Lara Conti, e in data 13 dicembre 2019 da parte della Sig.ra Milena Gasperoni (prot. n.141562), rappresentata e difesa dall’Avv. Lara Conti, entrambi aventi ad oggetto la richiesta di verificare le schede elettorali ritenute nulle e più precisamente: 1) verificare se dalle schede elettorali annullate era possibile o meno determinare l’effettiva volontà dell’elettore; 2) ed in caso di esito positivo procedere al riconteggio delle schede elettorali nulle attribuendole alle relative liste o coalizioni ed ai rispettivi candidati. La Giunta, prima di procedere all’esame nel merito di detti ricorsi, ne dichiara la ricevibilità ai sensi dell’articolo 44, comma 1, lettera b) della Legge Elettorale, essendo i medesimi presentati da cittadini elettori e pervenuti entro il termine di 5 giorni dalle elezioni. Non possiamo con un ordine del giorno sostituirci al potere esecutivo e legislativo.

Esame dei Ricorsi

La Giunta svolge tale esame sulla base di criteri comunemente riconosciuti dal nostro ordinamento giuridico per la presentazione di ricorsi e in particolare la sussistenza dell’interesse ad agire in capo al ricorrente, la sua effettiva legittimazione a presentare ricorso e una sufficiente motivazione a supporto del ricorso medesimo. L’obbligo di procedere ad una verifica anche analitica scaturisce infatti nell’ipotesi di presentazione di ricorsi che siano, almeno prima facie, fondati e supportati da adeguata motivazione; in tal caso la Giunta è tenuta ad eseguire un controllo analitico di tutti gli elementi che, con riferimento alla contestazione specifica, possono portare all’accertamento della regolarità o meno delle operazioni compiute. La Giunta, ritenendo ammissibili e motivati i ricorsi presentati, procede quindi a controllare, per ogni sezione, tutte le schede annullate. Si ricorda che, ai sensi della normativa vigente (articolo 36, comma 9, della Legge Elettorale) sono da considerarsi nulle le schede che:  non siano quelle di Stato;  non rechino il bollo a secco della Segreteria di Stato per gli Affari Interni;  non rechino la firma del Presidente dell’Ufficio Elettorale di Sezione o di uno scrutatore delegato;  presentino scritture o segni artificiosi e suscettibili di riconoscimento dell’elettore;  contengano l’espressione del voto per di più di una lista, per più coalizione, o per una coalizione ed una lista ad essa non appartenente; le schede che contengano l’espressione del voto per più di una lista appartenenti alla stessa coalizione sono nulle limitatamente al primo turno di votazione;  non compilate con la matita copiativa. Dall’esame dei verbali delle singole sezioni e delle schede relative, con le modalità e i criteri sopra indicati, si riscontra la conformità dei dati ufficiali per tutte le sezioni, ad eccezione della Sezione 1 di Città di San Marino, della Sezione 5 di Città di San Marino, della Sezione Estero 2 di Città di San Marino, della Sezione 5 di Borgo Maggiore, della Sezione 6 di Borgo Maggiore, della Sezione 7 di Borgo Maggiore, della Sezione 1 di Fiorentino e della Sezione 1 di Faetano per le quali la Giunta rileva quanto di seguito riportato.

Sezione 1 Città di San Marino Delle 27 schede ritenute nulle la Giunta ritiene valida una scheda in quanto non incorre in alcuno dei motivi di nullità sanciti dalla legge e risulta chiara la volontà dell’elettore di attribuire il voto alla Coalizione Domani in Movimento. La Giunta assegna pertanto un voto alla Coalizione Domani in Movimento e corrispondentemente decurta di 1 il numero complessivo delle schede nulle.

Sezione 5 Città di San Marino Delle 36 schede ritenute nulle la Giunta ritiene valida una scheda in quanto non incorre in alcuno dei motivi di nullità sanciti dalla legge e risulta chiara la volontà dell’elettore di attribuire il voto alla Lista Partito Democratico Cristiano Sammarinese e un voto di preferenza rispettivamente ai candidati Casali William, Valentini Pasquale e Stefanelli Riccardo. La Giunta assegna pertanto un voto alla Lista Partito Democratico Cristiano Sammarinese e corrispondentemente decurta di 1 il numero complessivo delle schede nulle. Assegna altresì un voto di preferenza rispettivamente ai candidati Casali William, Valentini Pasquale e Stefanelli Riccardo.

Sezione Estero 2 Città di San Marino Delle 4 schede ritenute nulle, la Giunta ritiene valida una scheda in quanto non incorre in alcuno dei motivi di nullità sanciti dalla legge e risulta chiara la volontà dell’elettore di attribuire il voto alla Lista Partito Democratico Cristiano Sammarinese. La Giunta assegna pertanto un voto alla Lista Partito Democratico Cristiano Sammarinese e corrispondentemente decurta di 1 il numero complessivo delle schede nulle.

Sezione 5 Borgo Maggiore Delle 26 schede ritenute nulle, la Giunta ritiene valide due schede in quanto non incorrono in alcuno dei motivi di nullità sanciti dalla legge e risulta chiara la volontà degli elettori di attribuire un voto alla Coalizione Domani in Movimento e uno alla Lista Noi per la Repubblica con preferenza al candidato Pedini Amati Federico. La Giunta assegna pertanto un voto alla Coalizione Domani in Movimento e uno alla Lista Noi per la Repubblica e corrispondentemente decurta di 2 il numero complessivo delle schede nulle. Assegna altresì un voto di preferenza al candidato Pedini Amati Federico.

Sezione 6 Borgo Maggiore Delle 34 schede ritenute nulle, la Giunta ritiene valida una scheda in quanto non incorre in alcuno dei motivi di nullità sanciti dalla legge e risulta chiara la volontà dell’elettore di attribuire il voto alla Lista Partito Democratico Cristiano Sammarinese con preferenza rispettivamente ai candidati Mussoni Francesco e Pierdominici Marialuisa. La Giunta assegna pertanto un voto alla Lista Partito Democratico Cristiano Sammarinese e corrispondentemente decurta di 1 il numero complessivo delle schede nulle.

Assegna altresì un voto di preferenza rispettivamente ai candidati Mussoni Francesco e Pierdominici Marialuisa.

Sezione 7 Borgo Maggiore Delle 21 schede ritenute nulle, la Giunta ritiene valida una scheda in quanto non incorre in alcuno dei motivi di nullità sanciti dalla legge e risulta chiara la volontà dell’elettore di attribuire il voto alla Coalizione Domani in Movimento. La Giunta assegna pertanto un voto alla Coalizione Domani in Movimento e corrispondentemente decurta di 1 il numero complessivo delle schede nulle.

Sezione 1 Fiorentino Delle 30 schede ritenute nulle, la Giunta ritiene valida una scheda in quanto non incorre in alcuno dei motivi di nullità sanciti dalla legge e risulta chiara la volontà dell’elettore di attribuire il voto alla Coalizione Domani in Movimento. La Giunta assegna pertanto un voto alla Coalizione Domani in Movimento e corrispondentemente decurta di 1 il numero complessivo delle schede nulle.

Sezione 1 Faetano Delle 10 schede ritenute nulle, la Giunta ritiene valida una scheda in quanto non incorre in alcuno dei motivi di nullità sanciti dalla legge e risulta chiara la volontà dell’elettore di attribuire il voto alla Coalizione Domani in Movimento. La Giunta assegna pertanto un voto alla Coalizione Domani in Movimento e corrispondentemente decurta di 1 il numero complessivo delle schede nulle.

Viste le rettifiche di cui sopra la Giunta dispone le seguenti modiche rispetto a quanto riportato al Paragrafo 6 del verbale dell’Ufficio Elettorale Centrale con riferimento alle cifre elettorali delle singole liste, e precisamente:

Lista n. 1 – DOMANI – Motus Liberi voti validi n. 1.112

Lista n. 2 – MOVIMENTO CIVICO R.E.T.E. voti validi n. 3.276

Lista n. 3 – ĒLEGO voti validi n. 361

Lista n. 4 – REPUBBLICA FUTURA voti validi n. 1.849

Lista n. 5 – PARTITO DEMOCRATICO CRISTIANO SAMMARINESE voti validi n. 5.994

Lista n. 6 – LIBERA voti validi n. 2.963

Lista n. 7 – NOI PER LA REPUBBLICA voti validi n. 2.361

La Giunta rettifica altresì il numero dei voti validi riportati dalla coalizione:

DOMANI IN MOVIMENTO voti validi n. 62

IL TOTALE GENERALE DEI VOTI VALIDI È PERTANTO 17.978

La Giunta rettifica anche la cifra elettorale di coalizione (costituita dalla somma delle cifre elettorali delle liste appartenenti alla medesima coalizione con i voti conseguiti dalla sola coalizione) nel modo seguente:

DOMANI IN MOVIMENTO VOTI VALIDI N.4.450

La Giunta dà atto, dunque, che il numero minimo di voti validi richiesto per attribuire a una coalizione o a una lista non coalizzata la vittoria elettorale è 8.990. Dà altresì atto che il numero minimo di voti che una lista deve avere conseguito per essere ammessa alla distribuzione dei seggi è confermato in n.899 e che pertanto non è ammessa la seguente lista:

Lista n.3 – ĒLEGO

La seduta è sospesa alle ore 19.30 e viene aggiornata al 24 dicembre 2019 successivamente all’acquisizione dal CisCoop dei dati rielaborati a seguito delle rettifiche sopra riportate e dei voti validi assegnati a seguito delle rettifiche medesime.

In questo giorno di martedì 24 dicembre 2019 alle ore 13 la Giunta Permanente delle Elezioni aggiorna la seduta sospesa il 23 dicembre 2019 alle 19.30.

La Giunta, acquisiti i dati aggiornati dal CisCoop, prende atto che – nonostante i quozienti di cui al paragrafo 11 del verbale dell’Ufficio Elettorale Centrale siano modificati in virtù dei voti validi assegnati alla Coalizione Domani in Movimento, alla Lista del Partito Democratico Cristiano Sammarinese e alla Lista di Noi per la Repubblica a seguito delle rettifiche di questa Giunta sopra indicate – la graduatoria dei medesimi non è cambiata, né è cambiata la ripartizione dei seggi spettanti a ciascuna lista. La Giunta conferma pertanto la graduatoria dei quozienti e l’attribuzione dei seggi ad ogni lista così come verbalizzata dall’Ufficio Elettorale Centrale e come di seguito riportata:

n. 1 – DOMANI – Motus Liberi seggi n.4

n. 2 – MOVIMENTO CIVICO R.E.T.E. seggi n.11

n. 4 – REPUBBLICA FUTURA seggi n.6

n. 5 – PARTITO DEMOCRATICO CRISTIANO SAMMARINESE seggi n.21

n. 6 – LIBERA seggi n.10

n. 7 – NOI PER LA REPUBBLICA seggi n.8

La Giunta dà inoltre atto che – nonostante la cifra individuale dei candidati della Lista del Partito Democratico Cristiano Sammarinese e della Lista Noi per la Repubblica (determinata dalla somma del numero di preferenze conseguito da ciascun candidato e della cifra elettorale di lista) sia modificata in virtù dei voti validi assegnati a seguito delle rettifiche sopra dette – la graduatoria dei candidati all’interno delle medesime Liste non subisce modifiche.

La Giunta pertanto conferma la graduatoria dei candidati di ciascuna Lista come risulta al Paragrafo 14 del verbale dell’Ufficio Elettorale Centrale e, sulla base dei seggi attribuiti a ciascuna Lista come sopra indicato, conferma l’assegnazione dei candidati come di seguito riportato:

LISTA N. 1 DOMANI – MOTUS LIBERI RIGHI FABIO – DOLCINI MIRKO – ANDRUCCIOLI CARLOTTA – PELLICCIONI MICHELA.

LISTA N. 2 – MOVIMENTO CIVICO R.E.T.E. ZEPPA GIAN MATTEO – TONNINI ELENA – CIAVATTA ROBERTO – BUCCI MARIANNA – RONDELLI PAOLO – NICOLINI MARCO – ZONZINI GIOVANNI MARIA – GIARDI SANDRA – SANTI EMANUELE – TONNINI ADELE – ZAFFERANI GRAZIA.

LISTA N. 4 – REPUBBLICA FUTURA RENZI NICOLA – ZAFFERANI ANDREA – FARINELLI MIRIAM – BINDI FERNANDO – CONTI SARA – SAVORETTI MARIA KATIA.

LISTA N. 5 – PARTITO DEMOCRATICO CRISTIANO SAMMARINESE VENTURINI GIAN CARLO – LONFERNINI TEODORO – CANTI STEFANO – S.E. MULARONI MARIELLA – BECCARI LUCA – VALENTINI PASQUALE – GATTI MARCO – MUSSONI FRANCESCO – CARDELLI ALESSANDRO – CIAVATTA MANUEL – UGOLINI MASSIMO ANDREA – TAMAGNINI FILIPPO – CASALI WILLIAM – CIVERCHIA FRANCESCA – MINA ALICE – MINA OSCAR – RIGHI ITALO – TERENZI GIAN FRANCO – BUGLI LORENZO – SELVA AIDA MARIA ADELE – SCARANO ALESSANDRO.

LISTA N. 6 – LIBERA CIACCI MATTEO – BEVITORI ALESSANDRO – FABBRI ROSSANO – MURATORI MICHELE – GUIDI EVA – MONTEMAGGI MARICA – S.E. BOSCHI LUCA – ZANOTTI GUERRINO – MORGANTI GIUSEPPE MARIA – SELVA VLADIMIRO.

LISTA N. 7 – NOI PER LA REPUBBLICA PEDINI AMATI FEDERICO – MANCINI ALESSANDRO – BELLUZZI IRO – BERTI MARIA LUISA – BRONZETTI DENISE – BELLUZZI ANDREA – BERTI GIAN NICOLA – SIMONICINI GIACOMO.

La Giunta accerta sulla base dei certificati, elettorale e penale generale, che gli eletti sopra elencati sono in possesso dei requisiti stabiliti dagli articoli 18 e 19 della Legge Elettorale. Accerta altresì che tutti hanno compiuto il 21° anno di età entro il giorno delle elezioni.

La Giunta Permanente delle Elezioni delibera pertanto: a) di ritenere regolari e svolte a norma di legge le elezioni generali per il rinnovo del Consiglio Grande e Generale dell’8 dicembre 2019; b) di confermare le decisioni adottate da ciascun seggio in ordine alle schede valide e alla assegnazione dei relativi voti di lista, nonché ad ogni altra operazione elettorale eseguita, con le rettifiche sopra riportate; c) di giudicare definitive le risultanze di dette elezioni generali così come indicate nel verbale e relativi allegati dell’Ufficio Elettorale Centrale con le rettifiche sopra riportate; d) di proporre al Consiglio Grande e Generale: 1 – la convalida dei Consiglieri eletti secondo quanto trascritto nel presente verbale; 2 – la convalida delle risultanze di tutte le operazioni elettorali.

Comma 4 “Comunicazioni”

Giuseppe Maria Morganti (Libera): E’ un onore aprire il dibattito in questa seduta Consigliare. Vorrei affrontare un’incombenza che la precedente legislatura ha lasciato a questo Consiglio relativamente alla risoluzione delle crisi bancarie. Sono argomenti di estremo interesse che vanno affrontati con urgenza. La chiarezza su questi argomenti potrebbe dare al Consiglio gli input necessari a definire delle proposte per risolvere questa problematica. Riteniamo come Libera che sia necessario ripartire immediatamente con i lavori della Commissione consigliare di inchiesta. Tenendo in considerazione elementi che sono sorti. Il primo è relativo all’interruzione dei lavori della Commissione a causa della crisi politica che si è protratta fino ad oggi. Su questo argomento il nostro gruppo intende promuovere un’azione di accelerazione nella riformazione della Commissione. Dall’altro lato si chiede di fissare un termine per la proroga: noi abbiamo pensato al 31 maggio 2020 per il primo step. Così da definire il lavoro della Commissione entro l’anno che si sta per aprire. Ci sono responsabilità politiche perché gli organi di vigilanza hanno subite ingerenze dalla politica. Pertanto andiamo a presentare un apposito ordine del giorno per richiedere con urgenza la ripresa dei lavori della Commissione di inchiesta. Si impegna il Consiglio a inscrivere, nei Commi di una delle prossime sedute, la nomina dei nuovi componenti della Commissione; a fissare il termine per la presentazione della relazione sui compiti al 31 maggio 2020.

Nicola Renzi (Repubblica Futura): Sappiamo che nella passata legislatura quello delle banche è stato un tema dirimente e lo sarà anche in questa. E’ necessario comprendere con precisione quali sono state le cause del dissesto, che però attribuire unicamente al sistema finanziario delle banche sarebbe troppo manicheo. Noi crediamo che ci sia una concausa e che le implicazioni tra sistema bancario e politica siano state determinanti. Noi vogliamo valutare come mai a un certo punto è stata presa la decisione di arrivare dalle 4 banche attuali alle 12 banche. Tra le storture del nostro sistema c’è stata l’erogazione del credito fatta, in alcuni casi, per motivazioni clientelari. C’erano forze politiche che volevano limitare l’analisi a un solo caso bancario, quello di Banca CIS. Questa sarebbe una visione miope. Dobbiamo parlare del sistema bancario nella sua complessità, di tutte le licenze bancarie che sono state date. Lo dobbiamo fare con una attenzione particolare. Quella di preservare ciò che resta del nostro sistema bancario e finanziario e semmai di rilanciarlo. Rf non vuole che la Commissione indaghi sapendo già le risposte e senza che ci sia la volontà di agire a 360 gradi. Altrimenti quella che abbiamo è una visione distorta. Noi avremmo presentato un ordine del giorno come Rf su questo tema nel primo Consiglio utile, quello successivo alla presa in carico del nuovo Governo. Salutiamo con soddisfazione il fatto che appena insediato il Parlamento Libera abbia voluto fare questo gesto. Siamo convinti che sia molto importante. Credo che in questa legislatura le azioni che dovranno essere messe in campo saranno veramente draconiane. Avranno un peso forte sul nostro tessuto sociale. Noi cercheremo di vigilare affinché abbiano un’applicazione equa. Non possiamo pensare di mettere in campo politiche tese a ridurre il disavanzo dei conti pubblici e dall’altro lato a colmare quelle lacune che si sono create a causa proprio di certe amministrazioni bancarie. La Commissione non dovrà essere usata come strumento politico o per inscenare una caccia alle streghe. C’è un’altra incombenza: la presa d’atto dei Giudici d’appello. Un altro passo inderogabile. Da compiere con la più alta celerità.

Vladimiro Selva (Libera): I problemi nascono da lontano. Sono cresciuti e si sono aggravati. In molti passaggi non ci sono state volontà e capacità di affrontarli. Riteniamo che sia un’urgenza guardarci indietro per non commettere certi errori e restaurare un sistema di potere che ha governato quel settore per anni. E’ chiaro che quando si vanno a vedere le cose possono nascere dei problemi. E’ ovvio che il problema non è solamente Banca Cis. Come Libera crediamo nella forza del dialogo per trovare soluzioni a situazioni difficili. Nella scorsa legislatura c’è stata una svolta: abbiamo smesso di fare barricate e iniziato a guardare insieme alle possibili soluzioni. Quel tavolo che è nato partendo dalla Segreteria alle Finanze e che poi ha trovato conferma in un ordine del giorno del Consiglio Grande e Generale e nella Legge di bilancio. Ci sono temi su cui il Paese non può essere diviso. Noi crediamo nella validità di quel metodo. Diamo la disponibilità anche da un ruolo di opposizione al dialogo con toni del confronto giusti che permettano di capire le ragioni dell’altra parte. Vado alla lettura dell’ordine del giorno con cui chiediamo la riattivazione del tavolo di lavoro quadripartito e la sua convocazione almeno una volta al mese. Vogliamo mantenere l’abbrivio che era stato acquisito riguardo al dialogo. Siamo disponibili eventuali integrazioni.

Iro Belluzzi (Npr): Vorrei ricordare al consigliere Renzi che poco meno di due ore fa tutti i Consiglieri presenti hanno giurato sugli Statuti impegnandosi a fare in modo che ogni azione all’interno del Consiglio grande e generale sarà in funzione del mandato consigliare e non in maniera da andare a condizionare in maniera perniciosa il ruolo del consigliere all’interno del Governo. Non siamo condizionati dalla voglia di andare a colpire in maniera preconcetta chi ha governato in determinate situazioni. Ogni consigliere dovrà essere libero e svolgere la propria azione in maniera non condizionata da odio o preconcetti. Questo è l’agire del bravo rappresentante della cittadinanza. Non vorrei ritornare ai fatidici anni Novanta. Il Paese ha votato i suoi rappresentanti per risolvere le tante questioni che sono ancora sul campo. Ci troviamo in una situazione di grande difficoltà economica dettata da un’azione di Governo che non ha centrato gli obiettivi. Il nostro è un Paese che ha grande necessità di risolvere alcune questioni. La situazione economica è preoccupante per la sussistenza della Repubblica stessa in un arco temporale di circa un anno. Non occorre un ordine del giorno per fare richiami alla condivisione e riportare in vita il tavolo quadripartito. Rassicuro il consigliere Selva: la volontà è quella della massima condivisione con il Paese per reggere l’urto delle riforme che dovranno essere affrontate.

Guerrino Zanotti (Libera): Il consigliere Belluzzi diceva che sono impegnati a perorare questa causa e non avranno difficoltà a votare l’ordine del giorno che è stato presentato dal collega Morganti su cui comunque c’è la possibilità di ragionare sul testo. Dispiace verificare che riguardo alla questione del tavolo quadripartito c’è un atteggiamento controverso. Si dice che questo tavolo quadripartito potrebbe essere un ostacolo all’azione del Governo. Io invece credo abbia già dato dimostrazione di quanto possa essere importante. L’argomento su cui volevo incentrare il mio intervento è il lavoro frontaliero. E’ qualcosa di costante da tantissimi anni. C’è poi il frontalierato dei sammarinesi che vanno a lavorare nei territori limitrofi della Repubblica. Un numero consistente che supera il migliaio di persone. Anche in questo caso è una realtà che va tenuta in considerazione. A questo scopo noi avevamo nella scorsa legislatura partecipato a un incontro promosso dalla Regione Emilia – Romagna e dalle rappresentanze sindacali. Incontro nel quale era stato trovato una sorta di accordo, non scritto, su un testo che desse l’avvio a una nascita di un osservatorio sui lavoratori frontalieri. Osservatorio che ha tra le proprie prerogative quella di monitorare l’andamento del fenomeno ma anche fare proposte per migliorare le condizioni dei frontalieri. Abbiamo presentato un ordine del giorno per dare mandato al Congresso di Stato di avviare il confronto su questo tema richiesto dalla controparte italiana.

Maria Luisa Berti (Npr): Gli ordini del giorno presentati sono anacronistici, anche perché il Congresso di Stato non si è ancora riunito. Una norma produce degli effetti che vanno rispettati. Non è opportuno che vengono ricontemplate determinate questioni con un ordine del giorno. Mi riferisco soprattutto alla Commissione di inchiesta sulle banche. Dovrà essere la stessa Commissione a fare una proroga. Credo che si voglia strumentalizzare la questione per mettere la bandierina su un determinato settore, quando la legge c’è. Addirittura si ha la pretesa di fissare la proroga con un ordine del giorno quando deve essere la legge a farlo. Lo trovo inopportuno. Deve essere compito di noi consigliere fare in modo che la Commissione possa insediarsi quanto prima. Anche sul tavolo quadripartito c’è una legge da rispettare e non è necessario alcun richiamo a meno che non si voglia far vedere all’esterno di essere solerti su determinate tematiche.

Matteo Ciacci (Libera): Abbiamo sempre ritenuto che il percorso della Commissione sulle banche dovesse andare avanti in maniera imperterrita. Vanno individuate le responsabilità politiche oltre a quelle amministrative e le cause che hanno portato alla nascita di svariate banche. E’ stato doveroso produrre quel percorso di chiarezza e trasparenza che ritenevamo non più rinviabile. Nella gestione e nei rapporti tra vigilanza e politica qualche cortocircuito si è generato ed è bene andare a individuare le responsabilità perché abbiamo sempre avuto banche salvate con risorse pubbliche. Rivendiamo con forza l’avvio di azioni responsabilità nella vicenda legata a Banca CIS. I cittadini chiedono che chi ha sbagliato paghi. Ci faremo garanti che ciò avvenga, Non è giustizialismo, ma buon senso.

Eva Guidi (Libera): Con l’ordine del giorno presentato da Libera si chiede che venga riattivata urgentemente la Commissione di inchiesta. Questo lo può fare solo il Consiglio Grande e Generale con la nomina dei componenti. E’ importante procedere urgentemente in questo senso perché l’ordinaria amministrazione non ha permesso di portare avanti i lavori. La maggior parte dei problemi trovano le loro origini nel settore bancario. Noi chiediamo all’Aula di farlo immediatamente. E’ un passaggio indispensabile. Mi voglio soffermarmi sul tavolo quadripartito. Il tavolo ha introdotto un metodo sperimentale nuovo in cui crediamo molto: quello della condivisione. Metodo che parte soprattutto dalla consapevolezza della situazione. Massima trasparenza è stata data ai dati finanziari. Le emergenze del Paese aspettano delle risposte ed è tutto il Paese che deve rispondere. Chiediamo massimo impulso anche su questo punto. E’ un passaggio di consapevolezza importante. Oltre che un punto di vista concreto. In particolare il tavolo dovrà trovare gli strumenti migliori per fare un incremento delle entrate e ridurre la spesa. Molto è stato fatto dai tavoli di lavoro sulla spending review.

Marica Montemaggi (Libera): Credo sia necessario fare alcuni distinguo. Sono stati prodotti tre ordini del giorno su tre argomenti diversi. Non vogliamo mettere delle bandierine. Nulla ha a che fare con l’insediamento del Consiglio di Stato. Occorre riprendere i lavori in maniera celere. Chiediamo che quel discorso sul sistema bancario deve essere ripreso, indagando su quelle che sono le ingerenze e le responsabilità politiche. Chiediamo che venga effettuato con urgenza. Una commissione di inchiesta viene istituita per legge. Vogliamo assolutamente che quel discorso venga portato avanti. Vogliamo porre una data di partenza. Non vogliamo lavorare contro, ma essere propositivi. Anche nel caso dei lavoratori frontalieri prendere a cuore questo elemento in un discorso molto più generale è per noi fondamentale.

Roberto Ciavatta (Rete): Intervengo per commentare gli ordini del giorno presentati, intanto ringraziando chi li ha elaborati. Qualche chiarimento va sicuramente fatto. Una delle priorità che noi abbiamo è ristabilire la validità delle norme e le gerarchie istituzionali. L’ordine del giorno sui frontalieri dà mandato al Congresso di Stato ma il Congresso di Stato non c’è. Ovviamente sarà interesse avviare tutti i tavoli, ma lo dovrà fare nel momento i cui sarà insediato. Sul tavolo quadripartito, c’è un articolo – nella legge di bilancio approvato – che ne stabilisce l’attivazione. La legge va rispettata indipendentemente dagli ordini del giorno. Ribadiamo l’assoluta volontà, presente in tutti i programmi elettorali, di procedere alla nomina dei componenti della Commissione d’inchiesta. Avrebbe senso istituire questa Commissione quando ancora non ci sono le Commissione consiliari permanenti? A gennaio dovranno esserci tutte queste nomine, ma non perché ce lo dice un ordine del giorno, ma perché ce lo dice una legge costituzionale. Non possiamo con un ordine del giorno sostituirci al potere esecutivo e legislativo. Condivisibili gli obiettivi fissati, ma è inopportuno stabilire in questa sede le priorità del programma di Governo.

Teodoro Lonfernini (Pdcs): Tutto va fatto con ordine oltre che con quella celerità che stiamo cercando di mettere nell’avvio della legislatura. Riteniamo di dover rinviare la discussione degli ordini del giorno quando quell’ordine sarà rappresentato da un punto di vista istituzionale. E’ un corretto rispetto delle più alte cariche istituzionali del nostro Paese. La fase di riavvio di una legislatura è molto delicata.

 

 

 

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