San Marino. Righi: “Che questa legislatura rappresenti un nuovo modo di fare politica”

San Marino. Righi: “Che questa legislatura rappresenti un nuovo modo di fare politica”

“Il programma è una sintesi di programmi provenienti da forze diverse, ma che ritengo che sia frutto di una visione chiara e convinta sugli obiettivi da raggiungere”.

Così Fabio Righi, futuro segretario di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio, la Ricerca Tecnologica, la Semplificazione Normativa, durante il suo intervento al Consiglio Grande e Generale di questa mattina. “Le materie sono concatenate le une alle altre – aggiunge -. Ho sottolineato l’esigenza che questa legislatura rappresenti un nuovo modo di fare politica. Per questo si è inserito come primo punto del programma il metodo di governo ed è questo che farà la differenza. Le singole segreterie dovranno lavorare in assoluta sinergia. Non troverete interventi di dettaglio, ma obiettivi da raggiungere: non perché non si abbia contezza, ma perché cittadini, imprese e associazioni di categoria si siano stancate di trovare il compitino da correggere.

Meritano un coinvolgimento già nella fase di ideazione. A volte la politica interviene su problemi che non conosce a fondo. Si creano danni e distorsioni. Diventa fondamentale che chi ha a che fare con un singolo disagio, sia parte del processo di miglioramento. Ovvio che la politica, che ha comunque il ruolo di elaborare le migliori soluzioni, non dovrà perdere il proprio ruolo di catalizzatore e sintetizzatore.

Se è vero che sarà il metodo a fare la differenza, è pur vero che la difficile situazione necessita di interventi celeri e veloci. Soprattutto sul piano economico. Servono interventi di tipo strutturale e di prospettiva per il tessuto economico. Il primo passo è creare un sistema adeguato allo svolgimento di un’attività economica e non dipendono da organismi internazionali ed enti esterni.

I nostri tecnici del diritto hanno difficoltà a sostenere le imprese economiche. Poche leggi ma fatte bene. Occorre recuperare la competitività del sistema giudiziario. Una giustizia efficace che permetta di capire ad un imprenditore cosa può fare e cosa no. Garanzia di celerità nella risoluzione delle controversie. Oggi siamo in una situazione in cui i costi non sono prevedibili. Dovremo essere in grado di incidere sui tempi di avvio di una attività. Trasformando quelle che oggi sono barriere in interventi di controllo successivi.

Non possiamo permetterci che un’impresa non possa partire nelle 24/48 ore che occorrono in Paesi più gradi del nostro. Garantire un competitivo accesso al credito. Dovremo essere in grado di agevolare la possibilità di commerciare a livello internazionale. Interventi di prospettiva. Green economy; incentivare politiche economiche che tengano conto delle nuove impellenti esigenze ambientali. Abbiamo parlato di digitalizzazione. C’è il tema del trattamento dei dati: abbiamo un caso specifico di come andrebbe gestita una regolamentazione. Siamo arrivati tardi, perché abbiamo fatto un semplice copia e incolla, non andando a intercettare quelle opportunità di sviluppo. L’analisi e la monetizzazione dei Big Data sarà una delle opportunità del futuro. Rispetto a tutti questi interventi, dovremo andare ad incidere sui parametri di efficienza. Tutti i documenti e le certificazioni già in possesso alla Pa non dovrebbero essere richieste agli operatori ma gestiti direttamente dalla Pa. Dunque eliminazione di costi superflui che rendono il sistema farraginoso”.

Clicca qui per leggere il report intergrale del Consiglio Grande e Generale della mattinata di martedì 7 gennaio.

Clicca qui per leggere il programma di governo completo

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