La strenua difesa di nonna Rosa assassinata per una brioche
ENRICO CHIAVEGATTI – Rosa Santucci ha lottato fino all’ultimo, per sottrarsi al raptus di follia del nipote. A raccontarlo, inequivocabilmente, i graffi sul viso del 42enne, fatti dalla nonna mentre lui, con il pollice di una mano, le comprimeva un occhio fino a farle cadere il bulbo dentro la scatola cranica. Un’azione agghiacciante nata, ha raccontato durante il lungo interrogatorio prima di finire in una stanza imbottita del reparto di Psichiatria dell’ospedale Infermi, perchè la nonna “si era rifiutata di darmi un euro per comprare una pasta al bar. Come, le ho detto, dai soldi a tutti e a me li rifiuti. Lei si è arrabbiata, mi è saltata addosso e mi ha graffiato. Io mi sono solo difeso”. Una vera ossessione quella per i denari dell’ex meccanico, titolare di pensione di invalidità (298 euro al mese). (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna