Clienti, pazienti e compagni di viaggio, rischio contagio per almeno 100 persone
Clienti del ristorante, compagni di viaggio più o meno consapevoli, pazienti che hanno condiviso la sala d’aspetto dell’ospedale di Cattolica. Per non parlare dei parenti. Sono sicuramente molto più di cento le persone alle quali sanitari e forze dell’ordine stanno cercando di dare un nome e un cognome. La questione è ormai nota e fa riferimento al 71enne residente a Cattolica e titolare di un ristorante in Valconca, ricoverato in isolamento all’ospedale Infermi di Rimini, reparto di malattie infettive. È risultato positivo al test del coronavirus al ritorno da un viaggio in Romania. Partiamo intanto da un dato certo: quattro medici, tre dell’ospedale di Cattolica e il medico di base entrato per primo in contatto con lui, sono stati posti precauzionalmente in quarantena. Poi ci sono i clienti del ristorante. Domenica sera è stata organizzata una serata con tanto di karaoke e sono stati contati almeno cinquanta coperti. I carabinieri li stanno contattando. Quindi ci sono i dipendenti del ristorante: tre o quattro addetti. Infine tutti i pazienti che lunedì erano al “Cervesi” nelle stesse ore del 71enne. In tutto sono state stimate per ora più di cento persone. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna