Non ci interessano le retoriche sul femminile e le sue lodi.
A San Marino il 67% dei disoccupati è rappresentato da donne, l’interruzione volontaria di gravidanza è ancora reato penale, una sola donna è presente nel Congresso di Stato e le donne non denunciano le molestie sul lavoro.
La violenza sulle donne non è solo femminicidio o stupro, quelli sono solo la punta dell’iceberg. La violenza è agita ogni volta che un’azienda ci scarta perché madri reali o potenziali, ogni volta che in famiglia si dà per scontato che siamo noi ad addossarci la mole principale del lavoro domestico e di cura, ogni volta che veniamo criminalizzate per le nostre scelte riproduttive. Ormai ci siamo abituate, ma non è normale e non è giusto.
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