Covid a San Marino, calano i positivi gravi e aumentano quelli con pochi sintomi

Covid a San Marino, calano i positivi gravi e aumentano quelli con pochi sintomi

Aggiornamento del 18 aprile da parte del Gruppo per le emergenze sanitarie della Repubblica di San Marino sull’emergenza coronavirus.

A fare il punto della situazione con i media e in diretta streaming è la dr.ssa Stefania Stefanelli Responsabile della Comunicazione-URP affiancata dal Segretario di Stato alla Sanità Roberto Ciavatta.

 

Il primo dato è che dal 27 febbraio, giorno in cui è stato scovato il primo caso positivo, i sammarinesi in cui è stato trovato il coronavirus sono complessivamente 455, inclusi quindi i deceduti e i guariti.

 

Oggi non si registrano nuovi decessi che così restano in totale 39 dall’inizio della pandemia.

Per quanto riguarda i contagiati si registrano 20 casi in più rispetto alla giornata scorsa, su 77 tamponi effettuati.

Si registrano anche 3 nuovi guariti, che complessivamente salgono a 60.

contagiati totali salgono a 356.

Di questi 18 sono ricoverati all’Ospedale di San Marino, nel dettaglio 4 tra terapia intensiva e subintesiva e 14 nelle degenze di isolamento predisposte in vari spazi con sintomi moderati. 338 invece sono in isolamento sul territorio con sintomatologie lievi. 

Ad oggi sono state dimesse dall’ospedale 118 persone perché clinicamente guariti ma senza ancora i due tamponi negativi per l’isolamento domiciliare.

 

Le quarantene attive sono 592, di cui 526 tra i famigliari e i prossimi dei contagiati, 59 nel personale sanitario e 7 delle Forze dell’ordine. 952 sono le quarantene terminate. In totale quindi sono state gestite 1.544 quarantene. 

 

tamponi totali effettuati sono 1.682 su un totale di 1.087 persone. 

  

 

Il Segretario di Stato alla Sanità Ciavatta ha spiegato che “il dato importante è l’impatto del virus sull’ospedale. Oggi il trend anche a San Marino è in netto miglioramento. Il numero dei positivi continua a crescere in tutto il mondo ed è un numero che cattura l’attenzione ma dobbiamo registrare che l’ospedalizzazione è calata, dopo il picco dei 55/56 ricoverati quotidiani”.

Sul continuo aumento dei contagiati Ciavatta ha spiegato che “è dovuto alla nuova strategia di ricerca degli asintomatici. Una strategia che prima non era possibile fare perché non c’erano i test”.

 

digià

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