Pasti in spiaggia, mezzogiorno di fuoco
I ristoratori rispondono all’ultimatum dei bagnini: «Non hanno il monopolio della sabbia. Il delivery sarà fondamentale»
La stagione deve ancora partire, ma le temperature in spiaggia sono già bollenti. Continua il botta e risposta tra i bagnini e i ristoratori sulla possibilità di fare delivery in spiaggia e consegnare i pasti direttamente sotto l’ombrellone. Una possibilità che sarà prevista tanto dall’ordinanza balneare tanto dai vari regolamenti comunali. Ma il nodo da sciogliere è su chi potrà servire i pasti: solo i bar e i ristoranti di spiaggia, o anche i locali esterni, che non si trovano sull’arenile? Ieri Giorgio Mussoni, il presidente nazionale di Oasi-Confartigianato, ha lanciato l’ultimatum a Palazzo Garampi: «Se il Comune di Rimini consentirà i pasti in spiaggia anche ai locali esterni siamo pronti a ricorrere alle vie legali». Anche Fabrizio Pagliarani, il presidente dei bagnini di Confesercenti, è contrario ai pasti serviti dai locali esterni alla spiaggia. Un veto che resta incomprensibile per Gaetano Callà, il presidente di Fipe-Confcommercio, che non accetta minacce di ricorsi dai balneari. «Siamo stupiti da tanto livore dei bagnini, così contrari all’idea che il delivery in spiaggia sia concesso a tutti i locali. (…)
Tratto da Il Resto del Carlino
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