Prosegue a San Marino l’analisi di tutti i lavoratori.
Nel corso della conferenza stampa odierna, il commissario Arlotti ha aggiornato sull’andamento di questa attività: “Abbiamo iniziato dalle aziende più grandi perchè sono luoghi di maggiore aggregazione” ha detto in apertura.
Quindi i dati veri e propri.
Ad oggi sono stati effettuati 1.248 test sierologici sui lavoratori delle aziende sammarinesi, di cui 674 su lavoratori frontalieri e 574 su residenti.
I positivi riscontrati, ovvero coloro che hanno sviluppato gli anticorpi al coronavirus, sono 55 pari al 4,4%. A questi è stato quindi effettuato anche il tampone: in 15 (l’1,2% del totale) sono risultati positivi, quindi hanno il virus nel proprio corpo.
Dei 55 positivi al sierologico 21 sono residenti (3,6% dei residenti analizzati) e 34 frontalieri (5,9% dei frontalieri analizzati). Sui 15 positivi al tampone 4 sono residenti (lo 0,6%) e 11 frontalieri (1,9%). “Significa – ha spiegato Arlotti – “tra le persone analizzate abbiamo riscontrato una positività doppia nei frontalieri rispetto ai residenti”.
“Le differenze percentuali – ha aggiunto il commissario – stanno anche nella ricerca dei positivi asintomatici nelle famiglie delle ultime settimane. Ad ogni modo l’impressione è che il virus sia circolato meno in Repubblica rispetto alle aree limitrofe”.
“Sono soddisfatto di questi numeri – ha concluso – a cui ha partecipato tutta la struttura dell’Iss. Oggi la scommessa è quella di permettere alle persone di tornare a fare una vita ancora più normale, ma finché il virus resta presente occorre mentenere le prescrizioni di sicurezza”.
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