Durante il dibattito in Consiglio riguardante il progetto di legge per le modifiche normative sulle unioni civili, anche ieri pomeriggio sono andate in scena le divisioni già viste durante la mattinata.
Ne dà notizia San Marino News Agency nel proprio report sulla seduta pomeridiana di ieri del Consiglio Grande e Generale.
“Il dato di fatto è che ci sono coppie che convivono e non vogliono sposarsi, ma vogliono vedere riconosciuta una dignità”, ha osservato Giovanni Zonzini (Rete).
Eva Guidi (Libera) ha invitato a mettere da parte gli attriti: “Sono temi divisivi attorno ai quali occorre assolutamente accostarsi cercando di evitare delle lacerazioni”.
Appello condiviso anche da Denise Bronzetti (Npr): “Non vorrei assistere a scontri come quelli di questa mattina (ieri mattina, ndr)”.
Gaetano Troina (Domani–Motus Liberi) si è soffermato sull’aspetto giuridico: “Pur comprendendo la necessità di prevedere adeguamenti normativi, penso che la tecnica normativa di questo progetto di legge risulti molto pericolosa”.
Manuel Ciavatta (Pdcs) ha chiesto “di togliere i veli di ipocrisia” “Ho molti amici e amiche omosessuali e questo per me non è un problema”, ha premesso. Tuttavia, “se l’unione civile è qualcosa di differente rispetto al matrimonio, possono esserci aspetti che vanno equiparati e altri no – ha affermato -. Dobbiamo fare chiarezza ed essere onesti con la cittadinanza”.
Guerrino Zanotti (Libera) ha respinto l’accusa di aver “inserito questo argomento nel dibattito per mettere in evidenza le crepe della maggioranza”.
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