Eolico, cresce il fronte del “Nì”. Sì all’alternativa, dubbi su pale
Comune, albergatori e gestori dei locali condividono la necessità di produrre energia pulita ma resta la preoccupazione per impatto ambientale
FRANCESCO BARONE. Si allarga il fronte del “nì” rispetto alla realizzazione del Parco Eolico davanti la costa riminese. Un progetto, come scritto nel piano presentato alla Capitaneria di Porto, che si compone di ben 59 aerogeneratori che sarebbero impiantati nell’Adriatico, tra Bellaria e Cattolica, e due piattaforme marine in acciaio di forma circolare con un diametro di 40 metri. Ci sono anche due condotte elettriche sottomarine lunghe 8 chilometri ciascuna che in uscita dalle rispettive stazioni, si riuniscono in un’unica condotta che raggiunge la battigia, attraverso l’arenile per circa 160 metri fino a un pozzetto in cui avviene la giunzione tra la condotta marina e quella terrestre. Il punto di approdo è previsto a Bellaria e l’attraversamento dell’arenile è ipotizzato tra i bagni 98 e 99. (…)
Tratto dal Corriere Romagna
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