La Corte d’Assise spazza la “tempesta emotiva”, Castaldo in cella 30 anni
Dopo l’annullamento, da parte della Cassazione, della precedente sentenza d’appello – che di fatto dimezzava, riducendola a 16 anni, la pena a Michele Castaldo, l’operaio cesenate che il 5 ottobre del 2016 strangolò, a Riccione, Olga Matei, la donna con cui aveva una relazione da circa un mese – la Corte d’Appello di Bologna ieri ha confermato la condanna a 30 anni, inflitti in primo grado all’uomo, processato con rito abbreviato. La conferma della pena era stata la richiesta con cui il procuratore generale Valter Giovannini in mattinata aveva concluso la propria requisitoria. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna
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