In cento al presidio antifascista
Sulle note di “Bella ciao”, con striscione, megafoni e cori. Tutti davanti al ristorante Tana Marina, un centinaio in tutto, per il presidio antifascista dell’Anpi, il movimento delle Sardine e il centro sociale Casa Madiba. È andato in scena ieri dalle 19, sotto lo sguardo incredulo di diversi clienti – famiglie con bambini compresi – seduti nei tavoli all’esterno del locale e sotto lo sguardo vigile delle forze dell’ordine arrivate per evitare che la situazione potesse prendere una brutta piega. Come in effetti poteva accadere quando una ventina persone, appartenenti a gruppi di destra, sono entrate dentro il locale di via Porto Palos a Viserbella, dove avevano prenotato un tavolo per solidarietà al cameriere. È stato quest’ultimo infatti a essere finito al centro della polemica, dopo che una cliente 36enne, Adjisam Mbengue, nata in Senegal ma da tanti anni a Imola e italiana a tutti gli effetti, lo ha denunciato ai carabinieri perché “ha fatto il saluto romano davanti al quadro di Mussolini, chiedendo scusa per avere servito me e i miei familiari”. I titolari del locale hanno negato, minacciando querele per diffamazione. In tanti si sono però indignati per quanto accaduto alla donna, compreso il centinaio di presenti che per oltre un’ora ha fatto il presidio davanti al locale, per dare “un segnale contro le discriminazioni” e di sostegno alla 36enne senegalese e alla sua famiglia. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna
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