Trovato morto nell’ex colonia dell’Enel
Si tratta di un senegalese di 33 anni stroncato da un malore
GRAZIA BUSCAGLIA – “Venite, il mio amico sta molto male, temo che stia morendo”. La telefonata è arrivata al 118 ieri mattina, poco dopo le 8.30. A dare l’allarme uno sconosciuto, una voce dall’italiano incerto. L’indirizzo, dove far accorrere i soccorritori, è ben noto: l’uomo che sta male si trova all’interno dell’ex colonia Enel, diventata il rifugio di tantissimi senzatetto, ma anche covo di spacciatori. E quando arrivano gli uomini del 118 trovano, all’interno dell’ex struttura per le vacanze. riverso a terra, su un giaciglio di fortuna, un uomo di colore. Non c’è nessuno accanto a lui, neanche l’amico che aveva dato l’allarme, solo coperte e vestiti abbandonati in tutta fretta da altri sbandati. L’uomo, che si scoprirà essere un senegalese di 33 anni, domiciliato a Reggio Emilia, non si muove e non respira più. La morte se l’è portato via, all’improvviso. Il personale di Romagna soccorso avverte immediatamente i carabinieri che, con una pattuglia, si precipitano nell’ex colonia. Sono loro ad avvisare il magistrato di turno e il medico legale. Da una prima ispezione cadaverica sul corpo dell’africano non vengono riscontrati segni di violenza. Il giovane senegalese non è stato ucciso, ma il suo decesso sarebbe avvenuto per cause naturali. E facendo ulteriori indagini, sembrerebbe che il ragazzo soffrisse di gravi patologie, patologie che lo avrebbero portato così alla morte. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino
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