Intensificati, nello scorso fine settimana, i servizi di prevenzione e contenimento del contagio da coronavirus nei luoghi del centro di Rimini dove si concentra solitamente la movida: sanzionati tre locali e 20 persone.
Lo fa sapere la Questura di Rimini, spiegando in una nota che gli operatori della Polizia di Stato e dell’Esercito Italiano, “impiegati nel servizio anti-Covid, si sono adoperati a richiamare le migliaia di persone che hanno affollato le vie del centro a rispettare le prescrizioni di sicurezza con l’uso delle mascherine e con il mantenimento del distanziamento sociale”.
Tuttavia, “non sempre è stato possibile svolgere attività di prevenzione e, soprattutto nell’area della Vecchia Pescheria, ove la situazione di affollamento e di attenzione alle normali regole di tutela sanitaria era particolarmente compromessa, il personale della Squadra Amministrativa della Questura ha proceduto a sanzionare 3 locali per aver predisposto i tavoli nell’area esterna in modo tale da non permettere il regolare distanziamento tra le sedute, favorendo il contatto tra le persone e l’assembramento tra differenti gruppi di giovani”. Inoltre, “per uno di questi, sempre ubicato nella zona delle Vecchia pescheria, si rilevava all’interno, in uno spazio insufficiente, la presenza di circa 30 persone, di cui la maggioranza non indossava i dispositivi di protezione individuale e non rispettava il distanziamento interpersonale previsto”.
Infine, “nel corso dei controlli, sono state contravvenzionate 20 persone per il mancato utilizzo dei dispositivi di protezione personale mentre si trovavano all’aperto in compagnia di altre persone senza tenere alcun distanziamento”.
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