«Imprese in ginocchio». E’ il giorno della rivolta
Cna accusa: «Abbiamo investito sulla sicurezza e ci hanno chiuso». Oggi al parco Tiberio la protesta del personale di palestre e piscine
MARIO GRADARA. Va in scena la protesta degli imprenditori dei settori più colpiti dalle restrizioni: ristorazione, cinema, sport, fiere, artigianato alimentare, commercio. E oggi la protesta scende in piazza. Anzi, al parco Tiberio, dove manifesteranno le palestre e i centri fitness e benessere della provincia, circa 250 strutture, con oltre mille dipendenti e più di ventimila clienti. «Solo in questa fotografia – attacca la Cna che ha organizzato il flashmob di ieri mattina – sono rappresentate imprese che danno lavoro a 270 persone». «Parliamo di famiglie – dicono Mirco Galeazzi e Davide Ortalli, presidente e direttore di Cna Rimini –, di stipendi legati a aziende che hanno investito per lavorare in piena sicurezza. E che hanno spesso utilizzato i prestititi ricevuti col decreto liquidità per anticipare la cassa integrzione ai propri dipendenti, ferma al mese di maggio». (…)
Tratto da Il Resto del Carlino
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