Italia zona rossa, le tre ipotesi sul tavolo. A Natale e Capodanno tutti chiusi in casa
ELENA G. POLIDORI – Si tratta, ma l’intesa non è lontana. Ieri sera, l’ultima a sedersi al tavolo di Palazzo Chigi per cercare di trovare un’intesa sulle misure natalizie, avrebbe dovuto essere la ministra Bellanova, di ritorno da Bruxelles. Ma, alla fine, non si è presentata. E quindi nessuna decisione definitiva è stata presa. Si attende invece, per oggi pomeriggio, l’incontro tra il governo e le Regioni dal quale potrebbe anche scaturire un nuovo Dpcm destinato a “chiudere” l’Italia durante le feste. Si, ma come? Diverse le ipotesi sul campo e anche le sfumature rispetto ad alcune peculiarità regionali (come il Veneto), ma i tre principali filoni su cui si sta muovendo l’esecutivo riguardano una chiusura totale (lockdown – Italia zona rossa) dal 24 al 7 gennaio, un’altra – solo un pochino più morbida – con la chiusura dal 24 al 3 gennaio e, in ultimo, quella più leggera, ovvero la zona rossa solo nei giorni prefestivi e festivi dal 24 dicembre al 3 gennaio. Si tratta dei giorni: 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 3 gennaio. Quest’ultima sarebbe stata la proposta di mediazione del premier Giuseppe Conte, rispetto all’idea del Pd e di Speranza di un lockdown dal 21 dicembre al 6 gennaio, oppure dal 24 dicembre al 6 gennaio. Altra ipotesi, che per il ministero dell’Interno è impraticabile – ma nella riunione è stata comunque sondata – è quella di controlli dentro le case, per evitare che si organizzino feste in cascine e ville; all’appello mancano “forze” sufficienti per praticare i controlli. A premere per la linea rigorista fattibile, dunque, i ministri Dario Franceschini, Francesco Boccia e sempre Speranza. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino
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