“Chiudono le scuole non la movida. Assurdo, andiamo dall’avvocato”
ANDREA OLIVA – “Chiudono le scuole e aprono le piazze”. Per tanti genitori la misura è colma. “Leggeremo attentamente l’ordinanza e valuteremo il ricorso al Tar come era stato fatto nel gennaio scorso”, ricorda Annalisa Calvano, mamma e portavoce del movimento che in gennaio portò in piazza Cavour la protesta degli zaini vuoti. Quel ricorso presentato a Bologna, per il quale la stessa Calvano risultava tra le firmatarie, vinse e la Regione dovette tornare sui propri passi riaprendo le aule ai ragazzi delle superiori. Questa volta il problema, per i genitori, si sta ampliando a dismisura. Non si tratta più solo delle superiori, ma anche le scuole medie e le elementari finite nel tunnel della Dad. “È trascorso un anno dalla serrata provocata dal Covid e siamo allo stesso punto”, contesta Daniela Rossi, mamma di una ragazzina delle medie Bertola. “Tra genitori stiamo anche pensando a proteste quali lo sciopero della Dad. Non si riesce a comprendere per quale motivo chiudano le scuole. Alle Bertola fino ad oggi abbiamo avuto un contagio in una classe. È questa la scuola pericolosa di cui parlano? Evidentemente i veicoli di contagio sono altri. È paradossale che chiudano le scuole e aprano le piazze con centinaia di ragazzini che acquistano alcol da asporto per l’aperitivo in centro. Chiudono i luoghi dove gli studenti sono più controllati, e per i bambini più piccoli costringono i genitori a starsene a casa con i problemi annessi”. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino
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