Vaccini anti-Covid, l’Emilia Romagna punta a somministrare 20mila dosi al giorno

Vaccini anti-Covid, l’Emilia Romagna punta a somministrare 20mila dosi al giorno

La campagna vaccinale accelera. La Regione: 20mila dosi al giorno

MARCO LETTA – La Regione punta a raddoppiare il numero dei vaccinati: da 10mila a 20mila al giorno. Il cambio di passo è annunciato dall’assessore alla Sanità, Raffaele Donini, anche a costo di ridurre le “scorte”: sulle 779.340 dosi ricevute finora, quelle somministrate sono l’87,2% e le persone coperte con le due dosi sono 243mila. “Abbiamo ragione di ritenere che ad aprile arriveranno tante dosi e potrebbe diminuire la necessità di trattenere vaccini per le seconde dosi”, spiega Donini. (…)

“Siamo pronti a correre”. Con le nuove forniture in arrivo, la Regione chiede alle Ausl di richiamare gli over 80 (attualmente “siamo al 71-72% sulla prima dose”) che avevano trovato posto per le vaccinazioni anti-Covid solo tra la fine di aprile e il mese di maggio. “Abbiamo chiesto di anticipare le prenotazioni degli ultra 80enni: vorremmo vaccinarli entro la metà di aprile”, spiega Donini. Sono circa 60-70mila gli anziani con più di 80 anni ancora da vaccinare in regione. “Quando dovesse arrivare una consistente fornitura siamo pronti a tendere alle 20mila vaccinazioni al giorno. Aspettiamo 588mila dosi nel mese di aprile”, aggiorna il conteggio l’assessore. Solo questa settimana “attendiamo 145.790 dosi”, tra cui circa 96mila Pfizer, 30mila Moderna e 19mila AstraZeneca. A cui si potrebbero aggiungere nella seconda metà di aprile la fornitura di Johnson&Johnson, che “se fosse consistente cambierebbe il segno della campagna vaccinale”. A quel punto entrerebbe subito in gioco anche la successiva fascia d’età non ancora convocata, quella 70-75 anni. La Regione punta ai nuovi obiettivi con 102 punti vaccinali attivi, “anche con l’aiuto degli specializzandi”, e altri 22 in fase di attuazione. Inoltre, sottolinea Donini, “abbiamo 3mila medici di Medicina Generale che aspettano dosi” e “abbiamo proposto loro anche la vaccinazione dei caregiver di anziani e disabili”. (…)

Articolo tratto da Corriere Romagna

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