La spinta delle Regioni per le riaperture. Gli hotel: siamo pronti
ALLEGRA ZANNI – L’Italia si affaccia alle riaperture: dalle Regioni proposte per riaprire ristoranti, palestre, piscine, cinema e teatri anche nelle zone ad alto rischio. Le misure presentate dalla Conferenza delle Regioni comprendono il distanziamento tra le persone e tra i tavoli dei ristoranti, la prenotazione dei posti, azioni di screening e tracciamento e test per accedere in sicurezza alle sale cinematografiche. Per i ristoranti si ipotizza un distanziamento tra clienti di almeno due metri al chiusi e di un metro negli spazi aperti, con la possibilità di lavorare anche nelle zone rosse portando avanti azioni di screening periodiche per il personale. Nei bar si vorrebbe invece consentire la lettura di quotidiani e riviste e il gioco delle carte, purché si tenga addosso la mascherina e si igienizzino frequentemente le mani. Anche per le palestre le Regioni avrebbero previsto un’apertura in tutte le fasce di rischio con l’obbligo per le strutture di garantire distanziamenti di due metri e di inibire l’uso di macchinari e attrezzi che non possono essere disinfettati; ci sarebbe poi l’invito a gestire gli ingressi alle sale attraverso un sistema di prenotazione. Sempre il distanziamento di due metri viene proposto anche per le piscine e i centri termali al chiuso. Le Regioni propongono anche di consentire di riprendere la propria attività anche a cinema e teatri, chiusi dallo scorso autunno, sempre garantendo il rispetto delle distanze tra gli spettatori: un metro se indosseranno la mascherina, due metri se le disposizioni permetteranno invece di non usarla. All’interno di sale e strutture si prevedono poi percorsi differenziati in entrata e in uscita e la disponibilità di gel disinfettanti. (…)
Ancora non sono emerse proposte relative alle strutture ricettive, ma gli albergatori si aspettano di mettere di nuovo in pratica “i protocolli già in essere”. A dirlo è Alessandro Giorgetti, presidente di Federalberghi Emilia-Romagna. “Non ci aspettiamo grandi stravolgimenti”, spiega infatti, “perché ci troviamo già nella condizione di garantire sicurezza. La scorsa estate non abbiamo avuto focolai o situazioni di disagio nelle strutture”. Distanziamenti maggiori o ulteriori disposizioni, secondo Giorgetti, non servirebbero “perché conto che quando potremo riaprire la situazione sarà almeno da giallo”.
Articolo tratto da Corriere Romagna
——