Frenata sulla fusione delle Fiere: Rimini spara a zero su Bologna
Comune, Provincia e Camera di commercio: «Ma quale poltronificio La politica felsinea ora parli»
«Ieg non è una moneta di scambio nel gioco della politica né un teatrino ove mettere in scena il consueto canovaccio del ‘pesce grosso mangia pesce piccolo’. Se qualcuno sta pensando questo, farebbe bene a toglierselo dalla testa». E’ un avviso perentorio quello che parte dalla Romagna in direzione Bologna a firma congiunta di Comune e Provincia di Rimini più Camera di commercio della Romagna. Dopo la rumorosissima frenata al progetto di fusione tra i quartieri espositivi, e dopo le prime schermaglie tra i soci privati, ora Comune-Provincia di Rimini e Cciaa alzano la voce in difesa di quello che definiscono «un gioiello nel panorama fieristico nazionale e internazionale», che è il «frutto dello sforzo, dell’impegno, degli investimenti, dell’intelligenza, delle conoscenze di un territorio e dunque di una comunità interamente rappresentata», e che dunque non può piegarsi come nulla fosse all’egemonia bolognese. (…)
Tratto dal Corriere Romagna
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