San Marino. Asset, l’inserimento di un comma d’urgenza richiede il consenso dei due terzi

San Marino. Asset, l’inserimento di un comma d’urgenza richiede il consenso dei due terzi

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Asset, l’inserimento di un comma d’urgenza richiede il consenso dei due terzi 

Per Smpdt un “fulmine a ciel sereno”, ma i nuvoloni neri sulla ex “decima segreteria” ci sono dal 2008

Antonio Fabbri

 

E’ stato un fulmine a ciel sereno”. Così il consigliere di opposizione del Psd, Iro Belluzzi, si è espresso sulla sospensione del Cda di Asset Banca. Eppure è dal 2008, quando esplose la vicenda “Re Nero” a Forlì, che i nuvoloni neri si addensano sull’istituto, senza che nessuno prima d’ora abbia neppure provato a diradarli nonostante conclamate avvisaglie di temporale. Proprio il caso “Re Nero” in corso di processo a Forlì in primis. Temporalmente l’ultima questione che doveva fare aprire una certa riflessione, è stata la dichiarazione di decadenza degli ex presidente e direttore, a novembre, rimossi d’imperio dall’incarico dalla
stessa Banca centrale per l’“ignavia” del Consiglio di amministrazione. Sta di fatto che adesso la banca è sotto la guida di un commissario temporaneo nominato da Via del Voltone, Mirella Sommella.

Con tre giorni di ritardo rispetto al provvedimento di Bcsm, di sabato pomeriggio, si è mossa l’opposizione, quella che quando nella passata legislatura era maggiornza aveva fatto guadagnare ad Asset Banca l’appellativo di “decima Segreteria”. Si muove con in prima linea Iro Belluzzi, che da Segretario di Stato ha collaborato molto con  la banca di Ercolani e Tabarrini. Così, assieme ai colleghi della coalizione San
Marino prima di tutto, chiede l’inserimento di un comma d’urgenza nel Consiglio che si apre oggi.

“Per arrivare a un atto così forte – dice a Rtv riferendosi alla nomina del commissario di Bcsm in Asset – devono esserci motivazioni molto forti. E’ comprensibile quale possa essere l’impatto su tutto il sistema bancario. Il giorno stesso c’è stata peraltro la serata pubblica in cui è stata messa in luce la liquidità dello stato. Due elementi gravi e preoccupanti che non fanno altro che creare ulteriore panico a tutto il Paese. L’autonomia della Bcsm prescinde da scelte di maggioranza e del governo, ma due eventi come questi impongono un confronto in consiglio e che ci sia qualche informazione di più su quello che sta avvenendo. Siamo Veramente preoccupati”, conclude Belluzzi, che dunque mette in relazioni la sospensione del Cda di Asset con lo stato dei conti pubblici.
Due elementi di preoccupazione.

Di certo, per inserire un comma d’urgenza sul tema, occorrerà la maggioranza dei due terzi del Consiglio, ma non è detto che si possa raggiungere a vedere quale è la posizione tenuta dal Governo, in particolare dal Segretario Celli, che ha espresso rispetto per l’autonomia della Bcsm. 

Con tutta probabilità il via libera ad un dibattito, seppure segreto, sul caso Asset, in questa fase difficilmente verrà dato. Parrebbe infatti in contraddizione con il principio espresso di non interferenza della politica nella vicenda. Allo stesso tempo, tuttavia, un riferimento del Segretario alle finanze appare plausibile, anche se pare difficile possa aggiungere altro a quanto già comunicato pubblicamente nei giorni scorsi.

Intanto a Rtv il capogruppo Dc, Alessandro Cardelli, ha già annunciato che sul tema, se non dovesse passare l’inserimento del comma d’urgenza, ci saranno interventi in comma comunicazioni. Interventi in comma comunicazione che, però, per un raggiunto accordo dei gruppi, saranno contingentati, questo in attesa del regolamento consiliare il cui progetto è stato già depositato ed entrerà in consiglio nella
sessione di marzo.

Oggi alle 15, invece, si apre il Consiglio di febbraio e di certo a tenere banco in apertura sarà la situazione delle banche oltre a quella dei conti pubblici.

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