Aveva pure dato vita ad una squadra corse da rally che portava il nome della sua società: “Leon Engineering”. Doveva realizzare tutto questo e molto di più, ma è finito rinviato a giudizio per appropriazione indebita di due auto, una Opel Insignia e di una Cinquecento Fiat. Valore 50mila euro circa. Di questo dovrà rispondere l’allora amministratore della Leon Engineering, Davide Natalini, il prossimo 10 marzo. Oggi la società è sottoposta al giudiziale concorso dei creditori. Fallimento, insomma.
Il 45enne di Bologna, a seguito della risoluzione dei contratti di leasing, avrebbe dovuto restituire le due automobili che aveva in uso, ma non lo ha mai fatto. Anzi, secondo l’accusa, i beni, in uso alla società decotta che aveva contratto i leasing, sono stati trattenuti da Natalini anche dopo le sue dimissioni dall’amministrazione della società. i leasing erano stati contratti originariamente con Fincompany e poi finiti a Banca-Cis che ha rivendicato la restituzione delle due auto. Le vetture sono state richieste indietro due volte, con intimazioni a febbraio 2015 e marzo 2015. Nonostante i solleciti, tuttavia, Natalini, secondo l’accusa, ha rifiutato di restituire le auto. E’ quindi scattata la denuncia per appropriazione indebita e, di seguito, il rinvio a giudizio.
L’ex amministratore di Leon Engineering dovrà dunque comparire davanti al giudice Roberto Battaglino, il prossimo 10 marzo.