NQRimini San Marino: Dopo il direttore del Credito Sammarinese è finito in carcere anche il vice Sandro Sapignoli / Trasferimento per Amati?/ I giudici di Catanzaro potrebbero volerlo più vicino. Mercoledì l’interrogatorio di garanzia / Su Facebook la solidarietà dei sammarinesi all’ultimo arrestato: “Persona onesta”
Potrebbe essere disposto dalla procura di Catanzaro il trasferimento di Lucio Amati dal carcere riminese dei Casetti ad uno più vicino ai giudici che stanno portando avanti l’inchiesta per presunto riciclaggio di denaro del narcotraffico. Non prima però dell’interrogatorio di garanzia, che dovrebbe avvenire entro mercoledì.
Ma nulla di certo si sa su un possibile trasferimento dell’ex presidente del Credito
Sammarinese, mentre un altro dipendente della banca, il responsabile delle verifiche antiriciclaggio Sandro Sapignoli, è finito sabato nel carcere del Titano. Il commissario della legge Rita Vannucci ha infatti disposto la custodia cautelare per Sapignoli dopo un brevissimo interrogatorio – era stato convocato come persona informata dei fatti – nel quale sarebbe caduto in diverse contraddizioni con le dichiarazioni rilasciate da altri testimoni e con la ricostruzione degli eventi fatta dagli inquirenti.
Proprio su Sapignoli pendeva il terzo mandato di carcerazione emesso dal giudice di Catanzaro Tiziana Macrì, insieme a quello di Lucio Amati e di Massimiliano Sensi, sindaco revisore della banca.
E subito nella giornata di ieri si sono scatenati su Facebook i commenti di solidarietà nei confronti di Sapignoli, 47 anni, membro attivo della società civile sammarinese. Insieme alla moglie infatti era stato, anni fa, fondatore dell’associazione Progetto sorriso che, in contatto con un orfanotrofio di Betlemme, si occupa di adozioni. “Chi conosce Sandro – si legge su Facebook – sa che è una persona onesta”, e ancora “Sandro fuori o tutti dentro”, fino alla proposta di un sit-in davanti al carcere dei Cappuccini.