Oggi è il giorno dell’orgoglio per la nostra citta’, Lorenzo Cagnoni, Rimini, Palacongressi

Oggi è il giorno dell’orgoglio per la nostra citta’, Lorenzo Cagnoni, Rimini, Palacongressi

Il Resto del Carlino

L’intervento  

«Oggi è il giorno dell’orgoglio per la nostra città» 

Lorenzo Cagnoni, Presidente Rimini Fiera  

Il nuovo  Palacongressi di Rimini è una grande opportunità per chi guarda con fiducia al futuro. Con investimenti sostanziosi, senza alcuno spreco e al solito facendo conto solo sulle nostre forze, ora siamo dotati al meglio per essere protagonisti sui mercati internazionali della domanda congressuale. E’ fondamentale pensare alla nostra offerta come un sistema nel quale convivono e si integrano strutture diverse.

Che vanno coordinate fra loro, e non dimentico le potenzialità della vicina Repubblica di San Marino, oltre naturalmente a Riccione.

E  qui la grande  opportunità: coordinare l’offerta cucendo una proposta per ogni cliente, senza piccoli ragionamenti, piuttosto con grandi aspirazioni. Perché ne abbiamo la possibilità. Altra opportunità di business: integrare pienamente questo asset con quello fieristico per moltiplicare i fatturati indotti. Presto mi auguro ci sia la possibilità di misurare la quota di Pil di questo sistema e anche le ricadute positive indotte.

Vorrei evidenziare altri effetti positivi, come lo stimolo alla riqualificazione continua, ma ci sarà modo di parlarne nei prossimi mesi. Ora è il momento di essere giustamente orgogliosi per aver saputo mettere insieme una struttura che tutti ci invidiano, la più grande e bella d’Italia e fra le primissime in Europa, realizzata con un investimento certo a debito, ma contenuto rispetto ad analoghi interventi e sostenibile. Su questo  tema non temiamo alcun confronto se condotto con obiettività e competenza.

Di più: il palas ha reso possibile riqualificare una porzione pregiata della nostra città, consegnandole un ‘raggio verde’ che arricchisce la qualità della nostra vita quotidiana. Ci sono stati molti ostacoli da superare per arrivare ad oggi, ma ce l’abbiamo fatta, con impegno, rispetto e molta pazienza.

Ora alziamo l’asticella e lavoriamo tutti insieme perché puntando su ciò che sappiamo fare bene possiamo contenere un’attualità difficoltosa e aprire in fretta un nuovo ciclo di benessere diffuso. 

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