L’esito dell’ennesima votazione per l’elezione del Presidente del Consiglio di Rimini, ha suscitato forti reazioni all’interno della maggioranza (ammesso che ce ne sia una a questo punto) e della minoranza consiliare.
Evidentemente la candidatura di Antonella Ceccarelli alla Presidenza non è stato il frutto tranquillo di un processo democratico, all’interno delle forze di centro sinistra, tant’è che ha raggiunto un esito inferiore alle più sfavorevoli aspettative.
Per quanto riguarda la minoranza, in assenza di una concertazione sistematica all’interno del PDL di una posizione unitaria (non è mai stata convocata una preconsiliare congiunta, nonostante le nostre ripetute sollecitazioni) e vista la mancanza, ieri sera, di tutta la ‘prima fila’ di Forza Italia, noi Popolari Liberali abbiamo apprezzato l’intervento di alto profilo istituzionale del Capogruppo di AN Zilli, che ha richiamato tutti alla necessità di procedere immediatamente all’elezione del Presidente del Consiglio, per assicurare la regolare funzionalità del Consiglio stesso e, quindi, garantire i diritti della minoranza.
Poiché sulla base di precedenti accordi il Presidente del Consiglio doveva spettare alla maggioranza ci siamo attenuti alla indicazione dalla stessa formulata, certi, che sarebbe stata in grado con i suoi soli voti di garantire l’elezione della candidata proposta, senza peraltro contribuire noi alla sua elezione.
Allora si potrebbe pensare di rivedere, a questo punto, l’accordo maturato all’inizio di questo mandato amministrativo, attribuendo la funzione di garanzia della Presidenza del Consiglio ad una figura ‘eminente’ della minoranza, riconosciuta da tutti sopra le parti, riservando alla maggioranza la vice presidenza.
In tal senso potrebbe trovarsi la quadra sul nome di Zilli che già, peraltro, aveva raccolto il nostro consenso nella prima votazione.
Il Capogruppo dei POPOLARI LIBERALI – PDL
Eraldo Giudici