Opposizione dura e opposizione ‘costruttivabenpagata’

Opposizione dura e opposizione ‘costruttivabenpagata’

La pausa estiva ha solo smorzato per qualche tempo l’attenzione della politica e della gente sulle grandi emergenze strutturali e politiche che stringono il nostro Paese nella morsa del non-sviluppo, mentre tutto il resto del mondo corre. L’occasione di dare una sterzata innovativa e di rimediare ai guasti del governo straordinario, è stata clamorosamente persa dall’attuale maggioranza.
Non bastava aver mancato l’obiettivo di risanare la questione del gioco d’azzardo, aver trasformato in farsa il lavoro della commissione di inchiesta, non aver ancora risolto il problema della CU, aver scontentato tutti con la questione delle antenne; tutti problemi di connotazione squisitamente politica. Oggi ci troviamo di fronte ad emergenze che interessano in maniera diretta i cittadini: la sanità, prima di tutto, sfasciata dall’irresponsabilità politica; la crisi idrica e quella dello smaltimento dei rifiuti soldi urbani, anche questi settori in sofferenza per le mancate scelte del passato recente e remoto; le difficoltà del rapporto con l’Italia, che un giorno sì e l’altro pure scivola sulle bucce di banana degli scandali economico finanziari. Possiamo tranquillamente aggiungere i problemi endemici di un settore turistico che a mala pena riesce a respirare grazie a qualche aiuto dal cielo; di un settore commerciale strozzato dalla competitività esterna; e, più in generale, da un’immagine complessiva troppo spesso così negativa da sollevare più di un ragionevole dubbio sulla solidità e affidabilità del sistema Paese.
Non può essere solo questione di luna storta. O no?
Alla ripresa dell’attività parlamentare, il governo dovrà riferire su quali intenzioni abbia per affrontare i problemi urgenti, quali progetti intenda mettere in campo per garantire i servizi fondamentali per una comunità; quali siano le linee di indirizzo per portare il sistema paese a livelli di funzionalità e accreditamento riconosciuti.
Fuori di metafora, il governo non potrà limitarsi ad esibire il solito e ormai trito balletto delle estenuanti mediazioni interne per garantire i soli interessi personali, ivi comprese le estensioni numeriche all’opposizione “costruttivabenpagata”. Né potrà limitarsi agli slogan studiati ad arte per nascondere la pochezza dei contenuti.
Il Paese ha bisogno di ben altro. E da parte nostra, cioè dell’altra faccia dell’opposizione, ci sarà un serio apporto di proposte e di progetti di lavoro. Perché, in quanto sammarinesi, in quanto cittadini e in quanto persone impegnate in politica, o siamo capaci di produrre dei risultati, o siamo destinati a diventare il fanalino di coda dell’Europa.

Popolari Sammarinesi

San Marino 29 agosto 2007

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy