Opposizione in Consiglio: i conti dello Stato

Opposizione in Consiglio: i conti dello Stato

Carente sotto il profilo dei dati,
troppo ottimistica e vaga dal punto di vista delle azioni da
mettere in atto. L’opposizione salva solo l’atteggiamento
disponibile del segretario di Stato per le Finanze, Pasquale
Valentini, della relazione sulla situazione dei conti pubblici
letta oggi in Aula. Anche perche’, a riferimento concluso, i
dubbi che rimangono nella testa dei consiglieri di minoranza sono
diversi.

A partire dai dati sulla liquidita’, prende la parola per il
Partito dei socialisti e dei democratici, Stefano Macina,
chiedendo se siano stati inclusi “i 100 milioni che lo Stato deve
all’Istituto per la sicurezza sociale”. La relazione
tranquillizza troppo, gli fa eco il capogruppo Claudio Felici,
che segnala come il documento non dica niente sulle entrate
indirette: “La politica deve dire che il Paese non sara’ piu’ lo
stesso”. Per il collega Giuseppe Maria Morganti sono errate
alcune statistiche: “Il deficit 2010 sara’ superiore ai 70
milioni, un dato difficilmente gestibile, mentre la spesa
corrente, che rappresenta il 96% del totale, e’ in aumento di 10
milioni”. Senza dimenticare che “monofase e interscambio
commerciale caleranno ancora nel 2010”.
Anche per il consigliere del Partito socialista riformista
sammarinese, Simone Celli, c’e’ poco di cui stare allegri:
l’obiettivo di avvicinarsi al pareggio di bilancio nel 2011 “non
e’ altro che uno slogan”, sottolinea, appoggiando l’idea di una
“manovra correttiva per contingentare la spesa pubblica”. Ma va
fatta con urgenza, aggiunge. Serve inoltre maggiore chiarezza
sulle garanzie e i finanziamenti dati dallo Stato alle banche,
concordano Celli e il consigliere di Sinistra unita, Alessandro
Rossi. Il vicino di scranno parlamentare Enzo Colombini, Su,
segnala invece la necessita’ di “valorizzare il lavoro e giocare
a carte scoperte con il Paese”
Che cosa ci sara’ nella manovra
straordinaria, si chiede Giancarlo Capicchioni del Psd, “una
tassa di scopo, un condono edilizio, la lotta agli sprechi e
all’evasione fiscale?”. L’unico dato certo, stigmatizza, e’ che
la “Pa e’ un grande buco, con in testa le segreterie di Stato,
tra spese per telefonini, per finire sui giornali e per sedi
diplomatiche”. Un appello infine arriva da Silvia Cecchetti,
Psrs, per cui la manovra correttiva di tipo straordinario “deve
arrivare prima dell’estate per favorire nuove entrate gia’ nel
bilancio 2010”. Dello stesso parere Paride Andreoli, presidente
dei socialisti e riformisti, che sottolinea l’urgenza di
provvedimenti legislativi e strutturali a sostegno del mondo
delle imprese.

Tira le fila del dibattito Giovanni Lonfernini, Democratici di
centro, che interroga il governo su quali siano “i traguardi
verso su cui si vuole andare”. E pone alcuni punti su cui
ragionare, tra cui la trasparenza dei conti pubblici, “che deve
essere accompagnata da autonomia di Bcsm”, il tema della
competitivita’ e i rapporti con l’Unione europa.
Il dibattito si concludera’ in seduta notturna, mentre il
Consiglio riprendera’ lunedi’ con l’altro atteso riferimento del
segretario Valentini, quello su Banca Centrale.

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