David Oddone, L’Informazione di San Marino: Inquietanti rivelazioni. Armi micidiali arrivate dal Titano in Cecenia attraverso gli arabi / Le notizie del libro “Caduta Libera” si intrecciano con quanto emerge dall’inchiesta “Criminal Minds”
E’ davvero inquietante alla luce
della piega che stanno prendendo
le recenti indagini che
coinvolgono l’Antica Repubblica,
leggere il libro di Nicolai
Lilin, dal titolo “Caduta libera”.
[…]
In un passaggio del
libro si legge: “Gli arabi avevano
a disposizione parecchi modelli
di ordigni esplosivi, molti dei
quali erano di fabbricazione
italiana. Provenivano da San
Marino: avevano meccanismi
diversi, ma erano tutte armi micidiali.
(…) Avevano l’aspetto di
cellulari, orologi, videocamere,
ma purtroppo ce n’erano anche a
forma di giocattoli o di scatole di
matite colorate”. Gli interrogativi
si sprecano. Sarebbe innanzitutto
il caso di capire se tutto questo
corrisponde al vero. E se sì, chi
produceva queste armi, peraltro
molto probabilmente vietate
dalla convenzione di Ginevra? E
lo Stato sapeva? E quanto ci ha
guadagnato?
D’altra parte non
parliamo del Medioevo visto che
le fasi iniziali della guerra partono
dal 1994. “Caduta libera”
edito da Einaudi, è stato scritto
nel 2010 ed è inquietante la sua
attualità. Quanto scritto da Lilin
si intreccia in qualche modo
con quanto emerso dall’operazione
“Criminal Minds”. Fra le
altre cose è infatti emerso come
l’investigatore privato Salvatore
Vargiu avesse consegnato ai magistrati
riminesi i nomi di alcuni
dei titolari dei conti della Fingestus.
I sospetti degli inquirenti
si sono concentrati anche su un
imprenditore siriano che avrebbe
depositato in Fingestus 150 milioni
di dollari.
[…]
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