Osla ed Ecso: risposta a Valeria Ciavatta, Interni

Osla ed Ecso: risposta a Valeria Ciavatta, Interni

OSLA ed ECSO purtroppo devono constatare dalla risposta dell’On. le Ciavatta, che non ci si accorge più dell’inneggiamento all’AUTOREFERENZIALITA’ della struttura pubblica, elencando gli interventi attuati solo al suo interno, PA su PA, senza considerare l’efficienza dei casi d’uso e le interfacce tra PA e impresa, tra PA e mercato del lavoro, tra PA e cittadini, tra PA e anziani, tra PA e Giovani: “già da diversi anni c’è la condivisione in rete dei dati tra gli uffici della PA e le banche dati sono tutte concentrate nel Centro Informatico Statale.”. Internet prescinde dai territori, abbatte le limitazioni geografiche e unisce le comunità, quindi anche un cittadino sammarinese all’estero potrebbe scaricarsi o stamparsi certificati PDF o effettuare “istanze documentali” alla PA dal proprio PC dall’ufficio a New York, solo per diritto di cittadinanza e non perché vive in un territorio “LIMITATO”.
Condividiamo con lei On. le Ciavatta che “Certamente costituisce un cruccio il fatto che ancora non sia generalizzato l’uso della posta elettronica certificata la quale, però, è già utilizzata per le relazioni interne alla PA.” Siamo curiosi di sapere quale standard di riferimento, europeo o internazionale, viene utilizzato per le relazioni interne alla PA e quale livello di sicurezza e crittografia tutela queste intracomunicazioni. Condividiamo pienamente con lei: “L’attuazione delle nuove leggi sammarinesi richiede adempimenti pratici ed anche un orientamento ai risultati e all’utenza. Dunque un cambiamento di mentalità e di modus operandi che dovrebbe trovare la collaborazione di tutti. Siamo consapevoli che ogni riforma richiede tempo e può trovare ostacoli e complicazioni. A volte anche per le resistenze al cambiamento che gli operatori oppongono per partito preso o per limiti personali ed organizzativi. Ma ciò non deve scoraggiare e non deve prevalere la convinzione che il sistema non sia riformabile. Il sistema è in piena riforma. Così come deve essere riconosciuto che ciò avviene grazie alle scelte intraprese dalla politica e alla sincera buona volontà di chi crede nel servizio pubblico.”
Dopo così tanto impegno, sacrifici e risultati della riforma PA è necessario anche riconoscere e motivare gli stessi cittadini dipendenti pubblici nei quali crediamo e che vorremmo motivare a cogliere le opportunità del cambiamento organizzativo, ma siamo costretti a riportare alcuni episodi che quotidianamente suscitano stupore: alle poste, ritirare una raccomandata è diventato un’odissea eppure dovrebbe essere così semplice con i nuovi sistemi informatici, dovrebbe essere tutto così snello con lo scambio di informazioni in tempo reale. Per pagare una multa alle poste con il cedolino, ci viene detto che non si sa nemmeno se la si può pagare lì. Come possa essere possibile informatizzare e mettere in comunicazione gli uffici se non abbiamo nemmeno la tecnologia per farlo, a partire dal recepimento delle direttive UE a riguardo, come gli standard per la Posta Elettronica Certificata.
San Marino non ha nemmeno numeri di telefono con prefisso 0549 di proprietà, li compriamo/affittiamo da una società privata italiana.
OSLA ed ECSO credono che nel cambiamento organizzativo ci siano opportunità, una ritrovata motivazione nell’IMPARARE A FARE COSE NUOVE SE NUOVE FOSSERO, nella sicurezza che il “posto sotto lo stato” non te lo tocca nessuno, partiamo da questo comandamento affinché tutta la PA, con la necessaria serenità, si ponga domande di miglioramento da sola: sto dando un servizio al mio utente, al mio cittadino, all’impresa sammarinese che occupa o occuperà altri cittadini sammarinesi? Come posso migliorare quello che sto facendo? Quali sono i colli di bottiglia delle mie attività e quali effetti generano nel mio utente, cittadino, impresa? Quali sono i tempi dell’erogazione dei miei servizi e quali i tempi dell’utente, cittadino o impresa a cui li erogo?
Invitando gentilmente l’On.le Ciavatta a “farsi un giro” con noi negli Uffici Pubblici, perché è proprio sul campo pratico che si notano le criticità, sperando che accetti il nostro invito.

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