Overshoot day: la data che fa paura al pianeta. Sinistra Unita

Overshoot day: la data che fa paura al pianeta. Sinistra Unita

Ieri, lunedì 8 agosto 2016, abbiamo esaurito le risorse naturali che il Pianeta ci offre ogni anno. Rispetto il 2015, questa data si è anticipata di ben 5 giorni e rispetto al 1970 (in cui l’overshoot day fu il 23 dicembre) di ben 4 mesi (quasi 5).

Cosa significa? Che ogni anno consumiamo sempre più risorse e soprattutto sempre di più rispetto quanto ci potremmo permettere: stiamo rovinosamente creando un debito nei confronti delle future generazioni, a cui lasceremo un Pianeta in sofferenza e povero dal punto di vista delle risorse.

Quando ci troviamo di fronte a questi “schiaffi”, è sempre difficile identificare cosa si può e si deve fare per fare “la differenza”, cosa può fare lo Stato e cosa il singolo cittadino.

Le risposte devono partire contemporaneamente dalle Istituzioni (con normative, incentivi on focus chiari e esempi positivi) e dal singolo cittadino (con la messa in pratica nella vita quotidiana di circuiti virtuosi) perché solo attraverso una politica integrata si può fare la differenza.

In dicembre 2015 la COP21 a Parigi si è impegnata di contenere di 2 gradi l’aumento della temperatura globale entro il 2100. Peccato, come succede sempre in questi casi, che l’accordo entrerà in vigore non prima che almeno 55 Paesi ratificheranno l’accordo e – ad oggi- solo 21 Stati su 179 lo hanno fatto. Una sconfitta di fronte alla notizia più rilevante per ognuno di noi.

Cosa possiamo fare? Intanto le Istituzioni e i media hanno il dovere di informare e creare le condizioni per la crescita della consapevolezza da parte di ogni singola persona di fronte al problema degli sprechi, delle buone abitudini atte a riutilizzare, riciclare, condividere. Le Istituzioni hanno anche il compito di programmare una serie di investimenti (anche sottoforma di incentivi) in rinnovabili e progetti “smart”, ovvero che puntano ad integrare la tecnologia e l’ambiente.

Come cittadini dobbiamo cercare di ridurre gli sprechi energetici (e idrici), cercare di aumentare l’efficienza energetica e cercare di preferire le fonti rinnovabili rispetto quelle tradizionali. Nelle scelte nutrizionali, cercare di non eccedere e di preferire la stagionalità e le produzioni locali rispetto le importazioni e – ultima regola d’oro – le 3 “r” (riduci, riusa, ricicla), cercando di promuovere un’economia circolare.

Ognuno di noi può fare la differenza: questo non significa stravolgere le proprie abitudini, ma cercare di correggerle, di migliorarsi e di essere d’esempio per la comunità. L’obiettivo è lavorare per lasciare un Pianeta migliore (o perlomeno non impoverito) alle future generazioni e impostare già da ora pratiche virtuose.

Da oggi (martedì 09 agosto) stiamo utilizzando le risorse del 2017, la Terra non è un campo sterminato che non ha fine: abbiamo un Pianeta solo, ognuno di noi lo deve curare.

Sinistra Unita

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