Pandemia, anziani e giustizia. Emersione di una bomba sociale? Giovanni Giardi

Pandemia, anziani e giustizia. Emersione di una bomba sociale? Giovanni Giardi

Pandemia, anziani e giustizia. Emersione di una bomba sociale?

Giovanni Giardi

Domenico Gasperoni i giorni scorsi su Facebook ha aperto un discorso complesso, difficile da approfondire e molto delicato: la società in crisi di risorse, di fronte ai problemi della vecchiaia, ad una possibile “cultura dello scarto” di dimensioni planetarie nei confronti degli anziani (e anche dei disabili), ai costi insostenibili sanitari e previdenziali. I problemi sollevati su FB durano solo qualche ora, ma io credo che Domenico abbia sollevato una questione che potrà diventare una bomba sociale da non trascurare.

Il problema è scoppiato inevitabilmente in coincidenza con la pandemia e con la scoperta dei morti nelle case di riposo, dalla scoperta che in alcuni paesi non tutti avevano l’assistenza pubblica e, per esempio negli Usa, considerati all’avanguardia da molti, venivano abbandonati particolarmente anziani, disabili e poveri (e tra questi tanti reduci dalle guerre sconsiderate di questo grande Paese) perché lì l’assistenza sanitaria è privata e assicurata solo con una polizza particolarmente costosa per anziani e disabili. In altri paesi si sono stabilite delle priorità sempre a scapito di anziani e poveri.

C’è da scandalizzarsi? Certo, ma è anche l’occasione per prendere coscienza che abbiamo costruito un mondo non a misura d’uomo che scoppierà non solo per lo squilibrio ecologico, ma per la bomba sociale e lo squilibrio nell’uso delle risorse mondiali. Fra questi l’invecchiamento delle popolazioni nei paesi sviluppati e l’aumento delle povertà in tutti i paesi anche quelli più progrediti.  

Madre terra assicurerebbe le risorse per tutti, ma guardate come queste risorse sono distribuite:

• l’1% della popolazione possiede oltre il 48% della ricchezza mondiale; • il 19% possiede ricchezza per il 46,5% del totale; • l’ 80% della popolazione mondiale si divide il restante 5,5% delle risorse.

Una grossa fetta delle risorse viene poi utilizzata per fare le guerre.

Chi si scandalizza deve avere l’onestà di ammettere che Il problema degli anziani diventerà irrisolvibile senza una riconsiderazione complessiva delle politiche sociali e dell’uso delle risorse nel mondo, ma anche nel nostro piccolo: i costi sanitari e previdenziali aumenteranno in modo esponenziale. La tutela degli anziani è obbligo sacrosanto della società, ma ogni euro utilizzato da una parte, mancherà da un’atra parte (la coperta è stretta) e se ci indebitiamo, lasciamo i debiti a carico alle future generazioni (nostri figli e nipoti). E allora?

Il problema è immane: si può aprire un confronto serio, senza demagogia, senza egoismi corporativi e, (non per gli aspetti di cui sopra, ma per gli aspetti di dignità che non mancano – quindi per libere scelte personali), anche senza tabù etici riferiti all’accanimento terapeutico, alla sopravvivenza innaturale e al testamento biologico?

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