Patto per San Marino su sistema bancario

Patto per San Marino su sistema bancario

Comunicato stampa

La sovranità di uno Stato si esercita anche rispettando con fermezza e con rigore gli organismi e le regole di cui ci si è dotati.
Parole come macigni sono corse durante l’incontro del Gruppo di Coordinamento di coalizione (l’organismo allargato del Patto per San Marino) con la delegazione di governo, nel tardo pomeriggio di giovedì, a Palazzo Begni.
Sul tavolo, i problemi del sistema bancario e finanziario e il rapporto con l’Italia. Ovvero l’emergenza delle emergenze, dalla cui risoluzione dipende gran parte del futuro sviluppo di San Marino.
I Segretari agli Esteri Antonella Mularoni e alle Finanze Gabriele Gatti, in prima linea nelle trattative messe in campo dalla Repubblica per sanare una situazione così compromessa che ormai è evidente agli occhi di tutti. Compresi quelli di chi l’ha negata fino a due mesi fa.
Puntuale e preciso il riferimento sulle strategie in corso, che corrono su binari paralleli: quelli degli incontri tecnici e politici ai massimi livelli; quelli della produzione normativa necessaria per adeguare il nostro Paese alle direttive di Moneyval; quelli dell’intensificazione dei controlli e della vigilanza, con la ferma intenzione di gettare le mele marce fuori dal sacco; quelli dell’operatività della nuova Agenzia di Investigazione Finanziaria che si sta attrezzando, insieme agli organi di Polizia per attivarsi con la massima professionalità.
“Dobbiamo fare vedere non solo che siamo operativi, ma anche convinti” è stato detto.
Su fronte opposto, del resto, la situazione è molto complessa e caratterizzata da attori protagonisti che non sempre hanno interessi in comune.
Ciò nonostante, dall’Italia arrivano i primi segnali di un atteggiamento nuovo che ha dato atto della determinazione e della volontà del nuovo governo. Alcuni dei nodi che si sono intrecciati al pettine, stanno andando verso lo scioglimento e c’è l’intenzione del Patto di fare altri passi in avanti nel Consiglio di febbraio.
Obiettivo prioritario, presentarsi alla visita ufficiale del Ministro Frattini, a fine marzo, con un percorso solidamente avviato, con decisioni prese e rese esecutive, con il supporto dei primi dati statistici per le opportune verifiche.
Indirettamente, ma forse non troppo, tutto questo contribuirà a fronteggiare anche i riflessi infausti che ci arrivano dalla crisi economica internazionale e che mettono in difficoltà sempre più aziende.
Si lavora al piano anticrisi, che sarà pronto dopo il confronto con le associazioni di categoria per avere il quadro preciso delle condizioni reali. E si lavora sulla raccolta dati. E’ stata attivata una prassi di raccolta mensile dei dati sulle uscite (spesa corrente) e sulle entrate (imposte indirette e monofase) per avere un monitoraggio costante e non trovarsi all’improvviso con sgradite sorprese che potrebbero compromettere anche il migliore dei progetti.

San Marino, 30 gennaio 2009

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