Far rientrare le prostitute che
esercitano sulla strada “nella categoria dei soggetti pericolosi,
in modo da notificare loro il foglio di via e provvedere
all’allontanamento”. E’ l’ipotesi su cui si e’ soffermato Antonio
Pezzano, questore di Rimini, parlando ieri alla commissione
Giustizia del Senato (presieduta da Filippo Berselli, An) in una
delle audizioni collegate all’esame dei nuovi provvedimenti
contro la prostituzione.
Sottolineato questo concetto, il
questore ha auspicato che “la violazione dell’ordine di
allontanamento, oggi punita con un’inefficace ammenda, sia
trasformata da contravvenzione in delitto punibile fino a quattro
anni”. Questo “consentirebbe l’applicazione degli arresti
domiciliari”. Al tempo stesso, il questore, ha insistito
sull’opportunita’ della “punibilita’ del cliente”: a suo avviso,
“puo’ favorire una drastica riduzione della prostituzione”.
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