Pensioni, sviluppo e pubblica amministrazione: serate pubbliche. Civico10

Pensioni, sviluppo e pubblica amministrazione: serate pubbliche. Civico10

Pensioni, sviluppo e pubblica amministrazione sono questi i temi che il movimento Civico 10 vuole approfondire in tre serate pubbliche. Si parte oggi alle ore 21 presso il Centro Sociale di Fiorentino per parlare di sistema previdenziale. “L’obiettivo delle serate – dichiara il coordinatore di Civico 10 Matteo Ciacci – è quello di approfondire questi argomenti così strategici per il Paese con la cittadinanza ma anche con alcuni interlocutori politici che potrebbero condividere le nostre proposte”.

Si guarda anche al futuro politico “perché la scadenza della legislatura si sta avvicinando ed è necessario costruire un’alternativa che abbia ben chiaro le cose da fare” proseguono i civici.

Quindi per il movimento Civico 10 la base sui cui partire per una prospettiva politica è la condivisione di un programma chiaro ed efficace e la credibilità delle persone. “La credibilità – puntualizzano gli esponenti del movimento – è un presupposto imprescindibile. Perché – ribadiscono – possiamo costruire anche il miglior progetto ma se non abbiamo persone credibili che lo possono portare avanti, lo sforzo fatto sarà vano. In questo momento di fibrillazione e di movimenti politici frenetici non dobbiamo però ragionare solo di sigle e numeri, ma di idee, le quali vanno messe al centro della discussione: è su questo che vogliamo trovare convergenze”.

Alle serate parteciperanno esponenti di Sinistra Unita, Rete, Repubblica Futura, Lab Dem e Psd.

Il primo incontro pubblico sarà sulle pensioni “perché  – afferma Ciacci – abbiamo 8.000 pensionati e 18.000 lavoratori, un rapporto che non regge un sistema a ripartizione come il nostro. Solo nel 2014 abbiamo speso circa 160 milioni di euro per le pensioni e i contributi versati sono stati 117. Il deficit è stato coperto dallo Stato con il finanziamento al fondo pensioni per 14 milioni ma il fondo, che al momento ha 368 milioni di euro, se continuiamo così, verrà prosciugato nel giro di pochi anni. Serve una riforma strutturale –rimarca il coordinatore di C10 – che coinvolga soprattutto i giovani, con tre capisaldi-base: sostenibilità nel tempo, equità ed solidarietà generazionale”.

I civici chiedono una riforma previdenziale complessiva perché, commenta Andrea Zafferani “non è possibile avere un sistema che debba essere aggiustato ogni 4/5 anni dalla politica, serve urgentemente una riforma strutturale, non palliativi di corto respiro. La proposta che facciamo è di contestualizzare nella nostra realtà il modello svedese che a noi pare un sistema interessante.”

Il capogruppo di C10 spiega la proposta che verrà approfondita durante la serata: “Vorremmo generare un sistema che, in prospettiva, preveda: una gestione unica pubblica dei 3 fondi attuali, un comparto universale a ripartizione, che eroga una pensione minima, una forma di welfare minimo erogato agli anziani che dovrà essere sufficiente per garantire un tenore di vita dignitoso a tutti i pensionati e un comparto a capitalizzazione, a contribuzione definita, con conti individuali per ogni lavoratore, che riprende i soldi che versa al momento della pensione (come avviene ora con il fondiss). La gestione dovrà essere pubblica con precisi limiti agli investimenti e attenzione alla diversificazione del rischio.”

Anche Franco Santi si sofferma sui numeri della previdenza: “le politiche di bilancio sono condizionate dalla spesa pensionistica, che è un “fardello” rilevante da tenere in considerazione. Quest’anno – conclude il consigliere – lo Stato ha sborsato 14 milioni di euro al fondo pensioni, se le cose non cambiano però l’esborso sarà sempre maggiore ed in un momento come questo non possiamo permettercelo. Il Governo vuole intervenire con piccole modifiche sul sistema, per noi gli interventi da fare invece dovranno essere globali e condivisi con cittadinanza, forze economiche, sociali e politiche”.

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