Per le società, a San Marino, subito esenzioni?

Per le società, a San Marino, subito esenzioni?

La manovra straordinaria della Repubblica di San Marino è cominciata con un decreto emanato il 6 agosto scorso: ‘Interventi urgenti a sostegno del sistema economico atti a favorire il consolidamento delle imprese e l’avvio di nuove attività economiche’.

Ebbene c’è una parte, di tale decreto, intitolata ‘Revisione del Regime della participation exemption e dei dividendi’, che desta qualche perplessità interpretativa.
Si tratta del Capo I del Titolo II, articoli 3-7.
‘Ufficiosamente’ detti articoli sono stati presentati come una ‘armonizzazione’ di norme fiscali esistenti in relazione anche ai recenti accordi contro le doppie imposizioni. In effetti potrebbero celare la legalizzazione di una colossale esenzione fiscale a favore dei soliti ignoti che detengono partecipazioni in società nascoste dietro il paravento – in precedenza, anche delle società anonime e, comunque, ora – delle fiduciarie (sammarinesi o di Lussemburgo, Panama, Isole Vergini, eccetera).

Il governo ha necessità di reperire nuove risorse.
Pasquale Valentini, Segretario di Stato alle Finanze, lo ribadisce tutti i giorni.

Premessa ad ogni aggravio fiscale, diretto o indiretto, è un clima di ritrovata fiducia fra amministratori ed amministrati.

Non pare che il decreto in questione – se la interpretazione di cui sopra dovesse rivelarsi esatta – sia un passo nella direzione auspicata.
Insomma, è stato sbagliato – per i soliti motivi – già il primo passo?

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