Per San Marino. Economia, Finanza, Territorio

Per San Marino. Economia, Finanza, Territorio

ECONOMIA, FINANZA,
TERRITORIO

 

Il
Movimento “… per San Marino” propone la definizione di un progetto decennale da
revisionare ogni anno impostato su un nuovo modello economico caratterizzato
dalla trasparenza e dalla legalità, con l’obiettivo di promuovere una crescita
programmata e sostenibile; la piena occupazione di tutti i sammarinesi; la
difesa e il rafforzamento dello stato sociale; la diffusione del benessere
psicofisico e materiale; il bene comune.

Per
calibrare la quantità e la qualità degli interventi è prioritaria la redazione
di un rapporto completo sullo stato della finanza pubblica e privata avvalorato
dal parere della Commissione di Controllo della Finanza Pubblica. Il rapporto
dovrà illustrare la situazione del sistema bancario, finanziario e
assicurativo, nonché la situazione debitoria complessiva dello Stato, le
garanzie prestate impegnando il patrimonio pubblico, la liquidità effettiva di
Tesoreria, i pagamenti e gli incassi da effettuare, l’incidenza di spesa della
PA sulle uscite depurate delle partite di giro e dei trasferimenti alle Aziende
Autonome e agli Enti.

Tale
rapporto dovrà essere disponibile per tutti i cittadini.

Il
declino dell’economia va fermato impostando:

a)     
un
Piano delle Attività Produttive e dei Servizi per inserire nuove tecnologie e
centri di ricerca scientifica, per valorizzare la libera impresa, per garantire
la protezione degli investimenti, per abolire il sistema concessorio e
revocatorio, per incentivare la cooperazione, per promuovere l’istituzione di
un Fondo di Investimento pubblico/privato dedicato alla nascita e allo sviluppo
di attività imprenditoriali.

La ripresa economica del Paese va
programmata tenendo in considerazione le risorse umane disponibili, l’esiguità
del territorio e la tutela dell’ambiente.

Va sostenuta con la ricerca scientifica
al fine di selezionare nuove imprese per realizzare nuovi prodotti e per
inserirsi nel settore della bio economia.

La cooperazione deve diventare il terzo
settore dell’economia che valorizza il capitale umano, che responsabilizza i
lavoratori facendoli diventare imprenditori di sé stessi, che mette insieme
efficienza e democrazia partecipativa;

b)     
la
messa in sicurezza, rilancio e internazionalizzazione del settore finanziario e
creditizio, puntando su investimenti solidi e professionali di caratura
mondiale, necessari per il funzionamento del sistema; trasformando la Cassa di
Risparmio in una banca sociale, perno del sistema interno, con la
partecipazione economica di tutti i cittadini, dello Stato, degli Enti, delle imprese,
dei sindacati, delle associazioni di categoria, con il compito principale di
offrire servizi finanziari, di gestire la Tesoreria

c)     
statale,
di mettere in sicurezza il Fondo di Riserva delle Pensioni oggi a rischio, di
ridimensionare fortemente la
Banca Centrale ormai elefantiaca, il cui vertice va rinnovato
totalmente. Uscita delle banche dal capitale sociale di Banca Centrale
ripristinando la separazione tra controllori e controllati. Accordo con
Bankitalia e con l’Europa per sostenere il sistema sammarinese attraverso
l’accesso alla liquidità dell’Eurosistema, l’accesso diretto ai sistemi di
pagamento UE, la capacità di essere prestatore di ultima istanza, l’entrata nel
Sistema Europeo di Banche Centrali;

d)     
il
varo di un Piano per il Commercio e il Turismo attraverso la formazione di poli di
sviluppo:

        
Il
Polo del Divertimento riferito ad alberghi, attività congressuale,
organizzazione di eventi, centri termali e del benessere, gioco, spettacolo;

        
Il
Polo Produttivo-Commerciale nel Castello di Serravalle, riorganizzando tutto il
suo territorio con adeguata viabilità, parcheggi sotterranei, percorsi
pedonali, collegamenti meccanici, abbellimento urbanistico, segnaletica, arredo
urbano ed illuminazione adeguati, attraversamento della superstrada in totale sicurezza
e comodità, l’ingresso che evidenzia l’entrata in un altro stato.

        
Il
Polo Turistico-Commerciale nei Castelli di San Marino e Borgo Maggiore,
procedendo ad un completo restauro conservativo dei centri storici; alla
costruzione di collegamenti meccanici con parcheggi decentrati; alla
pedonalizzazione delle due cave sul ciglio del monte; al trasferimento in altro
sito della televisione per un migliore utilizzo del Palazzo dei Congressi; alla
riqualificazione dell’offerta turistica; alla organizzazione di eventi
culturali nei periodi più opportuni; ad accordi turistici con altri Stati; alla
organizzazione di collegamenti internazionali per via aerea e marittima; alla
formazione degli addetti per una accoglienza di alto livello;

e)     
Sviluppo
della Cooperazione a cominciare dai servizi non strategici della Pubblica
Amministrazione; partecipazione economica dei cittadini nell’Azienda dei
Servizi opportunamente potenziata e sviluppata, nei giochi della sorte, nelle
iniziative private o pubbliche di notevole rilevanza.

Il
Movimento “… per San Marino” ritiene prioritario intervenire drasticamente
sulla disastrosa finanza pubblica procedendo al risanamento e al riequilibrio
del bilancio dello Stato e alla impostazione di un bilancio di programma per
ridimensionare la spesa corrente; per incrementare le entrate, per attuare una
concreta politica economica con incentivi mirati alle imprese; per una attiva
gestione del territorio; per realizzare le infrastrutture necessarie; per
tutelare la socialità.

E’
indispensabile procedere alla riorganizzazione funzionale della Pubblica
Amministrazione impostata sul raggruppamento degli uffici in poche direzioni
generali altamente professionalizzate con un minimo di 100 dipendenti mirando
alla efficienza, all’abbattimento degli ostacoli burocratici, all’erogazione di
servizi di eccellenza
ai cittadini e alle attività economiche, alla crescita economica, civile e
sociale; regolata da un contratto sindacale che metta sullo stesso piano tutti
i lavoratori.

I
beni comuni costituiti dall’istruzione, dalla sanità, dalla giustizia, dalle
fonti di energia, dagli organi istituzionali di garanzia, dagli uffici
strategici, vanno gestiti dallo Stato che può avvalersi della cooperazione, del
volontariato e della partecipazione economica popolare.

E’
opportuno procedere alla riorganizzazione e allargamento dell’attività
dell’Azienda Autonoma dei Servizi e alla socializzazione del 40% attraverso
l’azionariato popolare.

In
tale contesto va portata al massimo livello di diffusione la raccolta differenziata
dei rifiuti introducendo il porta a porta e organizzando il recupero, il
riciclo e la valorizzazione di tutti i materiali raccolti. Occorre aprire
distributori automatici pubblici di acqua per diminuire l’impatto ambientale
della plastica.

Agli
effetti del contributo dei cittadini alle entrate statali, è necessaria una
riforma fiscale derivante da un patto con i cittadini e le imprese che faccia
emergere tutti i redditi imponibili a fronte di una fiscalità equa e mirata
alla crescita economica.

La
nuova legge fiscale va caratterizzata dall’introduzione del quoziente
familiare, da un equilibrato contenzioso, dalla esclusione dei costi di
paradisi fiscali, da una progressività uguale per tutti i contribuenti che non
risparmi i redditi più alti, da un aggiustamento delle aliquote impositive
sulle rendite finanziarie.

E’
opportuno raggiungere un accordo con l’Italia per il passaggio dalla monofase
all’IVA europea.

E’
altresì praticabile il potenziamento della SMAC e suo utilizzo quale moneta
elettronica sammarinese con operazioni senza spese per incentivare i consumi
interni, per eseguire interventi sociali e per evitare controlli polizieschi e
scontrini agli operatori economici.

Il
Movimento “… per San Marino” propone il Governo programmato del Territorio sulla base di
un nuovo riformismo urbanistico attraverso un piano delle infrastrutture per
rendere efficiente la vivibilità; un piano casa per dare l’abitazione di
proprietà a tutte le famiglie escludendo possibilità speculative; una gestione
dinamica dell’intero patrimonio dello Stato attraverso una immobiliare
pubblica; il cablaggio generale e telecomunicazioni moderne e competitive;
l’autonomia nel settore dell’acqua potabile e nella fornitura di gas ed energia
elettrica; la costruzione di un ospedale moderno e funzionale trasformando
l’esistente in sede dell’Università
e Campus Universitario; la realizzazione di parcheggi sotterranei per liberare
vie e piazze; il passaggio al “Paese Verde” con un piano energetico impostato
sulle fonti rinnovabili e sul risparmio.

Occorre
pertanto:

a)     
Impostare
una politica economica programmata che punti alla riqualificazione e alla
ricomposizione unitaria del territorio;

b)     
Dare
centralità alla politica di perequazione urbanistica per evitare la
discriminazione tra proprietari di terreni;

c)     
Definire
scadenze precise ai diritti edificatori per fermare la cementificazione e
rinegoziare gli indici di edificabilità;

d)     
Procedere
ad un accurato abbellimento del territorio a partire dalla segnaletica e da
barriere verdi lungo la viabilità;

e)     
Assicurare
la trasparenza e l’efficacia del governo del territorio coinvolgendo le Giunte
di Castello, le rappresentanze sociali, economiche e professionali, i singoli
cittadini che hanno idee e creatività;

f)      
Perseguire
l’obiettivo di migliorare i collegamenti esterni viari, aerei e navali per
ottimizzare i flussi di traffico e per incrementare il turismo.

 

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