‘…per San Marino. Referendum ‘Massimo 15′: è costituzionalmente legittimo’, Dialogo con R. Bonelli

‘…per San Marino. Referendum ‘Massimo 15′: è costituzionalmente legittimo’, Dialogo con R. Bonelli

REFERENDUM “MASSIMO 15”: E’ COSTITUZIONALMENTE LEGITTIMO’? DIALOGO CON RENZO BONELLI.
di Alvaro Selva (… “per San Marino”)
Sono grato all’Avv. Bonelli per il suo corretto intervento sulla questione della ‘costituzionalità’ del quesito referendario proposto dal Comitato  ‘Massimo15’.
La posizione espressa dall’amico e collega Renzo, come del resto il mio precedente intervento, prescinde dagli aspetti politici che sono sottostanti alla domanda referendaria ispirata da un forte, legittimo e condivisibile desiderio di rinnovamento di una classe politica squalificata ed inefficiente. La questione è perciò da me e da Bonelli puramente e semplicemente giuridico-istituzionale e riguarda la Dichiarazione dei Diritti, cioè la nostra Carta Costituzionale.
Sono del parere che l’analisi di Bonelli sul principio di parità e di libertà di accesso alle cariche e uffici pubblici sia corretta, in quanto effettivamente le disposizioni di legge possono limitare ragionevolmente e costituzionalmente tate ampio diritto.
Sono costituzionalmente legittime, ad esempio, le norma limitative del mandato congressuale a dieci anni, la necessità del possesso di determinati titoli di studio per accedere a posti della pubblica amministrazione ecc. Ritengo tuttavia che l’analisi relativa al problema sollevato dal Comitato debba essere completata con riferimento ad altra disposizione della Dichiarazione dei Diritti, che tratta specificatamente l’applicazione del principio di parità al diritto di voto, sia attivo che passivo: “Il suffragio – recita la Dichiarazione dei Diritti – è universale, segreto e diretto. Ogni cittadino, all’età e alle condizioni stabilite dalla legge, ha diritto all’elettorato attivo e passivo”.
Tale diritto non può, ritengo, essere limitato se non per cause che sono ragionevolmente e sostanzialmente contrastanti con ragioni di incompatibilità o di incapacità giuridica, come del resto previsto dalla legge elettorale vigente.  
Limitare il diritto di elettorato passivo ad un numero massimo di mandati è lesivo del diritto di esercitare il voto (elettorato attivo) e di essere dai cittadini eletto (elettorato passivo), e non può essere ammesso, a mio avviso, per evidente  incostituzionalità.
Comunque,anche in presenza di legittime opinioni divergenti, rinnovo un ringraziamento a Renzo che ha sollevato un civile dibattito su una questione riguardante il nostro ordinamento costituzionale, che egli, dagli anni sessanta, ha contribuito ad attuare nella nostra Repubblica.

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