Perché la capacità di accedere alle notizie locali influenza il modo in cui le persone percepiscono il quadro globale?

Perché la capacità di accedere alle notizie locali influenza il modo in cui le persone percepiscono il quadro globale?

Specialmente nel mondo digitale, stiamo assistendo ormai da anni a una crescita inarrestabile del volume di informazioni, che viaggiando attraverso forme diverse arrivano a noi come news, video, post sui social network, podcast, newsletter, servizi di streaming. Una mole così ampia di contenuti, che tutti noi dobbiamo essere capaci di gestire rispetto sia alla quantità di Informazione che siamo in grado di assimilare, sia rispetto all’autenticità della stessa.

Non è sempre scontato riuscire a trovare un equilibrio che ci permetta di resistere a migliaia di dati, miliardi di byte che a volte sembrano investirci. Per farlo, dobbiamo in primis avere la certezza di accedere a un Internet e una navigazione il più possibile libera da costrizioni esterne, sicura perché rispetta la nostra privacy e i nostri dati sensibili.

 

I vantaggi di poter accedere a una rete internet libera e sicura

 

Poter contare sulla possibilità di accedere localmente, anche nel paese in cui viviamo e lavoriamo, a un internet sicuro, ci dà la possibilità di guardare anche con maggiore oggettività a quello che succede fuori dai confini della nazione in cui ci troviamo. Esistono delle soluzioni, per esempio quelle proposte da Surfshark, che ci permettono di accedere ai contenuti in sicurezza e proteggere la nostra privacy, ovunque noi ci troviamo. Antivirus, reti private virtuali, alert: sono tutti strumenti che ci aiutano a rendere Internet un posto migliore in cui stare. E soprattutto sicuro per i nostri dati sensibili.

 

Internet e la censura: la mappa globale delle restrizioni, stato per stato

 

Secondo il rapporto “Internet Censorship 2022” realizzato da Comparitech, i paesi più censurati al mondo sono Corea del Nord e Cina, seguite dall’Iran. Una situazione diversa in Europa, dove la censura viaggia sui binari diversi di restrizione rispetto alla media, soprattutto in paesi come Turchia, Bielorussia e in parte anche Grecia, Romania e Spagna.

L’Italia si pone tra i paesi con meno restrizioni, così come Francia, Inghilterra e Germania, in linea con Stati Uniti e Canada dall’altra parte dell’Oceano e Sudamerica, dove l’eccezione più grande si chiama Venezuela.

 

L’impegno dell’Europa: le azioni per ambienti digitali migliore

 

L’Europa si è attivata con una serie di iniziative legislative, con un duplice obiettivo. Con la stesura del Digital Services Act (DSA),si cerca di favorire la creazione di uno spazio digitale più sicuro per noi utenti, rispettoso dei nostri diritti fondamentali. Il secondo obiettivo, contenuto nel Digital Markets Act (DMA), vuole realizzare fattivamente condizioni di parità per la promozione della crescita, dell’innovazione e delle competitività.

 

Una necessità di regole comuni che parte innanzitutto dal contrasto del commercio online illegale di beni, contenuti e servizi e dall’utilizzo sempre più diffuso di sistemi algoritmici che contribuiscono alla disinformazione e che in generale hanno un impatto negativo sulla sicurezza dell’ambiente digitale. Un bisogno che ci ricorda ancora una volta quanto sia importante poter contare su un accesso ai dati libero da manipolazioni, ma regolamentato.

 

 

 

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