Perché la firma la tavolo tripartito

Perché la firma la tavolo tripartito

ACCORDO TAVOLO TRIPARTITO: HA PREVALSO IL SENSO DI RESPONSABILITÀ

A seguito della firma odierna dell’accordo del Tavolo Tripartito, Osla non nasconde le proprie perplessità, esplicitate in una nota a verbale allegata al documento. Nonostante le critiche, però, ha prevalso il senso di responsabilità nei confronti del Paese, poiché l’accordo deve essere solo il primo passo per mettere mano ai tanti punti dolenti della nostra economia.

Dopo lunghi giorni di discussioni, Osla ha scelto di sottoscrivere l’accordo proposto dal Governo sul Tavolo Tripartito, manifestando segnatamente il proprio desiderio a non ostacolare la conclusione del confronto che si è, tuttavia, sviluppato senza tenere nel dovuto conto le principali posizioni espresse dall’Associazione.

Osla ritiene che si sia persa la grande occasione che questo momento di difficoltà aveva offerto e che avrebbe potuto portare ad un radicale cambiamento della struttura dei contratti, favorire la progressione dei salari e pertanto dei consumi e porre un tetto al costo dei contributi sociali per concentrare tutte le risorse disponibili sugli aumenti salariali e lo sviluppo occupazionale. D’altro canto, però, ha accolto l’invito a sottoscrivere il documento per aprire al più presto la strada al rinnovamento del Paese che deve passare anche dagli impegni riportati nel testo dell’accordo.

Accolti positivamente gli interventi su tempo determinato e periodi di prova, credito agevolato, Consorzi Fidi e asili nido privati. Importanti le modifiche apportate “in itinere” al progetto di legge sull’estensione della CIG Servizi al settore dei servizi. Impropri gli aumenti promessi, che si discostano dall’andamento inflattivo, ma accettati per salvaguardare la pace sociale, urgenti gli interventi su legge del lavoro, riforma fiscale, revisione completa degli ammortizzatori sociali, riforma pensionistica, piano di valorizzazione del commercio e piano strategico del turismo, solo per citare i più significativi.

In sintesi, come riportato nella nota a verbale: “la mancanza della volontà di affrontare un approfondito confronto sulla “nuova politica dei redditi” con la individuazione degli indici di maggiore incidenza sull’utilizzo dei salari ed il permanere della politica assistenziale non consentono ad Osla di condividere tutti i risultati di questo accordo”. L’Associazione si impegna pertanto a sviluppare ancora di più il confronto sui temi più importanti sia per le imprese che per i lavoratori nell’ambito di principi e valori condivisi.

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