“IL PIANO NAZIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI? ESISTE MA E’ TOP SECRET!”
La politica della gestione dei rifiuti, della loro raccolta, del loro conferimento e trattamento è diventata un elemento di discussione di forte attualità nella Repubblica di San Marino.
Sono infatti compiaciuto del fatto che la nostra recente iniziativa consigliare – su questo specifico argomento – abbia risvegliato l’interesse di partiti e associazioni su un settore su cui si è fatto poco negli anni, affidandosi a progetti sviluppati nel circondario.
I fatti del 2007 e di oggi testimoniano come ancora non vi sia la capacità di analizzare le situazioni e di realizzare progetti di prospettiva.
Il Decreto sui rifiuti recentemente approvato, e pubblicizzato anche con un comunicato stampa di un partito politico, è il manifesto del pensiero governativo sul tema.
Con un Decreto si supera una legge approvata dal Consiglio Grande e Generale.
Si scaricano, nel senso letterale del termine, i problemi all’esterno.
Quali sono pero’ le idee sul tema rifiuti ?
Raccolta porta a porta, aumento della differenziata, accordo decennale con il Centro di Sogliano.
Si tratta di elementi interessanti, propri però di un comune con qualche migliaia di abitanti.
San Marino è uno stato sovrano, autonomo non aderente all’Unione Europea.
Questi sono aspetti sostanziali che forse sfuggono a chi ha responsabilita’ politiche nel settore.
Il Governo ha invece oggi la responsabilita’ etica di mettere in condizione il paese nel pensare a come smaltire i propri rifiuti, considerando anche l’aspetto economico legato alla gestione della RSU.
In sintesi San Marino continuera’ a pagare per raccogliere i rifiuti, per trasportarli, per conferirli e trattando con l’esterno.
I nuovi orientamenti vorrebbero riorganizzare la raccolta dei rifiuti.
Ma sorgono spontanee alcune domande.
Chi pagherà la raccolta porta a porta?
Esiste in San Marino una filiera produttiva legata al recupero di materiali dai rifiuti?
Il settore Igiene Urbana non è già allo stato attuale un settore cronicamente in deficit nel bilancio AASS?
L’AASS ha nel proprio organico le risorse per svolgere questi nuovi servizi?
Questi ragionamenti dovrebbero essere inseriti in un piano pluriennale per la gestione dei rifiuti.
L’UPR ha presentato un’interpellanza sul tema e posto alcune questioni generali alle quali un governo serio dovrebbe dare risposte. Esiste – ad esempio – in territorio un sito autorizzato nel quale stoccare temporaneamente RSU? Esiste un progetto per rendere autonoma la Repubblica di San Marino sul fronte rifiuti?
Il Governo ha fatto dei calcoli di sostenibilità finanziaria dei progetti presentati valutando anche il loro impatto sul bilancio.
Esiste un piano dei rifiuti?
Su questo punto il Segretario al Territorio ha detto – in Consiglio Grande e Generale – che il piano e’ stato approvato dagli organismi competenti.
Peccato che di questo piano il Consiglio Grande e Generale non ne sappia nulla.
Si tratta forse di un piano top secret?!
Giovanni Lonfernini
Capogruppo Consiliare Unione Per la Repubblica (UPR)
La politica della gestione dei rifiuti, della loro raccolta, del loro conferimento e trattamento è diventata un elemento di discussione di forte attualità nella Repubblica di San Marino.
Sono infatti compiaciuto del fatto che la nostra recente iniziativa consigliare – su questo specifico argomento – abbia risvegliato l’interesse di partiti e associazioni su un settore su cui si è fatto poco negli anni, affidandosi a progetti sviluppati nel circondario.
I fatti del 2007 e di oggi testimoniano come ancora non vi sia la capacità di analizzare le situazioni e di realizzare progetti di prospettiva.
Il Decreto sui rifiuti recentemente approvato, e pubblicizzato anche con un comunicato stampa di un partito politico, è il manifesto del pensiero governativo sul tema.
Con un Decreto si supera una legge approvata dal Consiglio Grande e Generale.
Si scaricano, nel senso letterale del termine, i problemi all’esterno.
Quali sono pero’ le idee sul tema rifiuti ?
Raccolta porta a porta, aumento della differenziata, accordo decennale con il Centro di Sogliano.
Si tratta di elementi interessanti, propri però di un comune con qualche migliaia di abitanti.
San Marino è uno stato sovrano, autonomo non aderente all’Unione Europea.
Questi sono aspetti sostanziali che forse sfuggono a chi ha responsabilita’ politiche nel settore.
Il Governo ha invece oggi la responsabilita’ etica di mettere in condizione il paese nel pensare a come smaltire i propri rifiuti, considerando anche l’aspetto economico legato alla gestione della RSU.
In sintesi San Marino continuera’ a pagare per raccogliere i rifiuti, per trasportarli, per conferirli e trattando con l’esterno.
I nuovi orientamenti vorrebbero riorganizzare la raccolta dei rifiuti.
Ma sorgono spontanee alcune domande.
Chi pagherà la raccolta porta a porta?
Esiste in San Marino una filiera produttiva legata al recupero di materiali dai rifiuti?
Il settore Igiene Urbana non è già allo stato attuale un settore cronicamente in deficit nel bilancio AASS?
L’AASS ha nel proprio organico le risorse per svolgere questi nuovi servizi?
Questi ragionamenti dovrebbero essere inseriti in un piano pluriennale per la gestione dei rifiuti.
L’UPR ha presentato un’interpellanza sul tema e posto alcune questioni generali alle quali un governo serio dovrebbe dare risposte. Esiste – ad esempio – in territorio un sito autorizzato nel quale stoccare temporaneamente RSU? Esiste un progetto per rendere autonoma la Repubblica di San Marino sul fronte rifiuti?
Il Governo ha fatto dei calcoli di sostenibilità finanziaria dei progetti presentati valutando anche il loro impatto sul bilancio.
Esiste un piano dei rifiuti?
Su questo punto il Segretario al Territorio ha detto – in Consiglio Grande e Generale – che il piano e’ stato approvato dagli organismi competenti.
Peccato che di questo piano il Consiglio Grande e Generale non ne sappia nulla.
Si tratta forse di un piano top secret?!
Giovanni Lonfernini
Capogruppo Consiliare Unione Per la Repubblica (UPR)