Pioggia di nuove imposte: i sacrifici cominciano a farsi sentire da famiglie e imprese. LaTribuna Sammarinese

Pioggia di nuove imposte: i sacrifici cominciano a farsi sentire da famiglie e imprese. LaTribuna Sammarinese

La Tribuna Sammarinese

Il 29 febbraio si paga
l’addizionale 2010, il 30 giugno quella del 2011, quindi minimum tax e
patrimoniale

Pioggia di nuove imposte: i sacrifici cominciano
a farsi sentire da famiglie e imprese

 Cartelle esattoriali,
conguagli aggiuntivi, minimum tax e patrimoniale rastrelleranno entro il 2012
circa 60 milioni di euro. I cittadini si chiedono: a che servono tutti questi
soldi?

Giuseppe Maria Morganti

Fino ad oggi i sacrifici, almeno per i cittadini residenti, sono stati solo enunciati. Qualche ritocco alle indennità di funzione, l’abbattimento dei costi della politica di circa un 10%, la riduzione delle pensioni più ricche di un 5%, ma solo per la quota che supera i 2.500 euro, rappresentando ritocchi di porzioni di reddito del tutto marginali, di cui solo pochi si sono effettivamente accorti. Gli unici ad essere stati pesantemente penalizzati dai provvedimenti decisi a dicembre 2010, quando il governo, con due anni di ritardo, si è accorto che il bilancio dello Stato non ce la faceva a reggere, sono stati i frontalieri che, oltre alla doppia imposizione hanno duvuto subire una decurtazione che va dai 150 ai 250 euro al mese. Ma i frontalieri non votano e già per il 2012 gli è stato promesso, per tenere buoni i sindacati, un intervento che attenua il prelievo che però ancora è tutto da definire. Ma col nuovo anno i primi veri sacrifici iniziano ad essere percepiti anche dai residenti. Dopo l’intervento sulle pensioni che gradualmente ha aumentato i contributi previdenziali, sopratutto per i lavoratori autonomi, ora tocca a tutti i contribuenti pagare entro il prossimo 29 febbraio l’imposta addizonale Igr pari al 15% dell’imposta pagata nell’anno 2010. Molte cartelle esattoriali sono già giunte a destinazione di imprese e persone fisiche, altre arriveranno nei prossimi giorni, altre ancora avranno un percorso più ambiguo. Infatti i contribuenti che sono a credito di imposta per l’anno 2010 non riceveranno cartelle oppure le riceveranno solo per la parte da pagare eccedente il credito. Di fatto però il loro avere diminuirà e l’effetto della nuova imposta si farà sentire con le liquidazioni dei crediti di imposta che di solito avvengono entro aprile/maggio. Ma quanto si deve pagare il 29 febbraio non riguarda il 2012 e neppure il 2011, bensì il 2010, e lo Stato, per recuperare il tempo perso, effettuerà un secondo prelievo straordinario fra pochi mesi con le dichiarazioni dei redditi per il 2011. In quell’occasione, dice l’articolo 35 della legge finanziaria, i contribuenti dovranno pagare oltre al conguaglio dell’Igr per i rediiti prodotti nel 2011, anche l’addizionale pari al 15% delle imposte pagate su tali redditi. Per un lavoratore dipendente (residente, i frontalieri sono esentati) sia il prelievo del 29 febbraio che quello del 30 giugno costeranno a seconda dello stipendio percepito e delle detrazioni effettuate, dai 120 ai 900 euro a rata, mentre alle imprese il cumulo delle due rate costerà il 5,10% in più che si aggiungerà al normale 19% portando l’aliquota complessiva al di sopra del 24% in vigore dal 1980 e fino al 2005. Obiettivo complessivo per le due rate circa 30milioni di euro). Ma per i lavoratori autonomi e le imprese non è ancora finita, infatti in base all’articolo 38 della finanziaria i primi dovranno versare entro il 31 marzo, 500 euro a titolo di minimum tax, stessa cifra per le imprese individuali e le società di persone, mentre le Società costituite in forma giuridica (Srl) dovranno pagare 1.800 euro che si aggiungerà nella stessa data alla già salata (per le piccole imprese) tassa sulla licenza. Tali soldi sono a titolo d’acconto, ma pur sempre da versare da parte di tutti entro il primo trimestre. Obiettivo circa 10 milioni di euro. L’ultima tassa, di cui però ancora non è stato emesso il decreto e quindi non si sa esattamente quando dovrà essere pagata, è la famosa patrimoniale su immobili e terreni, con un’esenzione di 150 euro, colpirà sopratutto i proprietari di case al di sopra di una certa metratura, con garage e terreni adiacenti e i negozi, uffici e opifici industriali. Obiettivo, tirare su 20 milioni di euro. 20 più 30 più 10, e tanti si chiedono a cosa servono tutti questi soldi.

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