“Poca gente per ora al ristorante. Per la svolta aspettiamo l’Italia”
CARLA DINI – Come stanno andando ristoranti, bar e locali, dopo le riaperture serali di lunedì scorso? A fare il punto della situazione è Marina Urbinati, presidente dell’Unione sammarinese del commercio.
Presidente, dopo un inizio settimana con scarse prenotazioni, si è registrato qualche miglioramento? “Dovendo rivolgerci solo al nostro piccolo territorio e fino alle 21.30, le cose non sono migliorate granché. Vedremo se nel fine settimana ci sarà più voglia di andare al ristorante. Certo è che il nostro bacino d’utenza è abbastanza limitato”. (…)
A parere di molti ristoratori il giro di boa potrebbe coincidere con il 26 aprile, per l’abolizione del coprifuoco sul Titano e l’apertura senza limiti orari per la sera. Anche perché nella stessa data l’Italia andrà riallineandosi. È d’accordo? “Il 26 aprile potrebbe costituire la svolta, ma la pandemia impedisce qualunque programma. Possiamo solo valutare come si evolverà la situazione”. (…)
Dopo la precisazione del decreto che riserva i locali solo a sammarinesi, frontalieri e lavoratori, il numero dei furbetti italiani è calato? Ed in generale com’è stata accolta questo modifica dai ristoratori? “Avrebbero voluto dei clienti in più, ma siamo ligi. Gli italiani continuano a telefonare in numero drasticamente inferiore. In ogni caso dal 26 aprile si riaprirà anche in Italia, sempre sperando per tutti in una temperatura più mite per mangiare all’aperto. Certo è che tutte le attività hanno bisogno di mobilità sennò, com’è accaduto, si ferma davvero il mondo”. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna
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