Nuovo Quotidiano di Rimini: POGGIO BERNI – Pierpaolo Nicolini, 70 anni, si toglie la vita per la crisi economica.Indagini della polizia, disposta l’autopsia / L’azienda è in difficoltà, artigiano si uccide / In un biglietto un “grazie”a famiglia e segretaria
POGGIO BERNI – (ad.ce.) Da una parte la politica che ci ricorda, quotidianamente, che la crisi è finita e la ripresa è già iniziata. Dall’altra il paese reale, tra disoccupazione galoppante, povertà in aumento, e imprenditori che si uccidono. Perché non ce la fanno più a tirare avanti. E così, ieri mattina, Pierpaolo Nicolini, 70enne titolare, insieme ad un socio, dell’Elettromeccanica Nicolini, finisce nella lunga lista dei suicidi per lavoro. Un cliente, intorno alle 10.20, lo trova riverso a terra. Agonizzante. In un primo momento il medico del 118, giunto sul posto, pensa ad un malore fatale, visto che l’uomo, da tempo, soffriva di diabete. Poi, però, intorno alle 16, la segretaria (dopo Pierpaolo e il socio, l’unica dipendente dell’officina meccanica che si occupa di avvolgimenti elettrici per motori) tra i documenti sparsi sulla scrivania dell’ufficio del Nicolini, scorge un foglio di carta. Una sorta di biglietto d’addio. Lo legge e, improvvisamente, si rende conto di cosa era successo poche ore prima. Il suo datore di lavoro aveva deciso di farla finita: eloquenti quei ringraziamenti a lei, alla moglie e a tutti i familiari, per essergli stati vicini. La donna, sotto choc, chiama il 113. I poliziotti piombano immediatamente sul posto, al numero civico 10 di via Albinoni, a Poggio Berni, e cominciano ad indagare. Così scoprono che la ditta è in una profonda crisi di liquidità: affitto non pagato, lavoro che scarseggia, e quello che c’è non viene saldato dai clienti. (…)