Polemiche sulla salvaguardia di stipendi e salari

Polemiche sulla salvaguardia di stipendi e salari

Polemiche inutili

A proposito delle polemiche seguite alla firma del pre-accordo contrattuale del settore bar-ristoranti e alberghi, la Federazione Servizi della CSU ribadisce che “l’intesa raggiunta porta ad un importante risultato: il superamento definitivo del meccanismo dell’MPR, una sorta di obsoleta scala mobile sammarinese, che non ha quasi mai garantito ai lavoratori quello che la contrattazione in termini di percentuali ha invece ottenuto”.


Rispetto alle percentuali di aumento, la Federazione Servizi ritiene che salvaguardino il potere di acquisto delle retribuzioni, in quanto tutti gli organismi istituzionali italiani ed europei e i maggiori centri mondiali di ricerca prevedono “già dalla fine di quest’anno forte rallentamento della dinamica inflativa”.
Il dato più recente, continua la federazione, è quello della Banca Centrale Europea che pronostica per la fine del 2008 una media dell’inflazione del 3,5%, mentre per il 2009 una media pari al 2,6%, e per il 2010 una media intorno al 2%. “E’ dunque palese che quanto raggiunto con il pre-accordo contrattuale, ovvero aumento del 3,40% nel 2008, del 3,50% nel 2009 e del 3,75% nel 2010, pari un incremento triennale del 10,65%, è superiore alle previsioni ufficiali della percentuale inflativa”.


La Federazione Servizi della CSU ricorda che “durante le assemblee specifiche con i lavoratori del settore, come sempre accaduto, i dipendenti esprimeranno il loro pensiero e valuteranno il testo del pre-accordo che, non va dimenticato, è stato raggiunto senza far ricorso neppure ad un minuto di sciopero e pertanto senza penalizzare le buste paga dei lavoratori”.


“I lavoratori in questi momenti di forte crisi economica – conclude la FULCAS- CSU – hanno bisogno, più che di inutili polemiche, di una azione a tutto campo come quella che il sindacato sta faticosamente portando avanti. Non dimentichiamoci della assoluta instabilità ed incapacità decisionale della politica, che da ormai qualche anno sta affossando il futuro del nostro Paese e che non è stata capace di avviare riforme importanti per le prospettive occupazionali ed economiche. Da un lato la lotta ai rincari con iniziative contro il carovita e dall’altro un rilancio della contrattazione e di una rinnovata “politica dei redditi” per salvaguardare il potere di acquisto dei salari e degli stipendi. Aspettiamo alla prova dei fatti l’esecutivo che scaturirà dalla consultazione elettorale del prossimo 9 Novembre con una certezza: come sempre non faremo sconti a nessuno”.

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