Presentato dall’ANIS il ‘Progetto per lo sviluppo del Sistema Paese e della sua economia’

Presentato dall’ANIS il ‘Progetto per lo sviluppo del Sistema Paese e della sua economia’

I vertici dell’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese hanno illustrato questa mattina, nella sala dell’Associazione, i contenuti del “Progetto per lo sviluppo del Sistema Paese e della sua economia”. Si tratta del documento, composto da una ventina di pagine, che racchiude le idee e le proposte elaborate dall’Associazione per il futuro di San Marino, che è stato consegnato lunedì scorso ai rappresentanti delle due coalizioni politiche in corsa alle elezioni del prossimo 9 novembre.

“Si tratta di un documento redatto col forte contributo degli imprenditori – ha rimarcato il Presidente dell’ANIS Pier Giovanni Terenzi – un documento che vuole essere il meglio di quello che possiamo mettere in campo. Desidero sottolineare che si tratta di idee e proposte che sono anche frutto della collaborazione portata avanti in questi anni assieme alle due Fondazioni, Ente Cassa Faetano e Fondazione Cassa di Risparmio – Sums, e allo Studio Ambrosetti, collaborazione che sta maturando nell’ambito del San Marino Forum”. Fatta questa premessa, il Presidente Terenzi ha detto ciò di cui gli imprenditori hanno bisogno: “Abbiamo chiesto alla politica la stabilità, che è mancata in tutti questi anni e che è la base di tutto. Noi dal canto nostro desideriamo valorizzare il ruolo dell’impresa e dell’imprenditore, consolidando e sviluppando i settori economici esistenti e potenziando sullo sviluppo di attività che si possono definire di nicchia”.

Terenzi ha anche parlato dei giochi della sorte (“non devono costituire la gran parte della ricchezza del Paese ma non li escludiamo certo a priori, anche se oggi riteniamo che debbano essere gestiti dallo Stato”) e dell’importanza dell’educazione e della preparazione professionale (“attraverso un sistema che incentivi l’impegno, la professionalità e il merito”), prima di affrontare un tema ritenuto cruciale: la normalizzazione dei rapporti con l’Italia. “E’ il problema senza dubbio più urgente – ha evidenziato il Presidente Terenzi – dobbiamo normalizzare rapporti che ci permettano di vivere, di crescere e di rafforzare la nostra economia. Noi riteniamo che la firma sull’Accordo di Cooperazione debba arrivare al massimo entro 8-12 mesi. Altrimenti saranno problemi seri per gli imprenditori, che vivono in questa incertezza”.

Il Segretario Generale dell’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese, Carlo Giorgi, ha poi toccato a volo radente i singoli punti analizzati nel “Progetto”. Che, ricordiamo, è composto da sei differenti capitoli (il Sistema delle imprese; il Sistema Paese; le riforme; i rapporti e il metodo di lavoro; le opere info-infrastrutturali; conclusioni) e da due allegati relativi ad analisi su temi che non riguardano direttamente l’Associazione ma che sono ritenuti indispensabili per il futuro del Paese, il turismo e il commercio.
“Il documento – spiega Carlo Giorgi – è un sunto di tante proposte, alcune vecchie già presenti nei nostri documenti, altre nuove, elaborate in documenti tecnici e ora raggruppate all’interno di questo Progetto. Il concetto da cui siamo partiti è che per crescere dobbiamo necessariamente passare dal ‘dire’ al ‘fare’: un passaggio che è diventato fondamentale compiere nel più breve tempo possibile”.

Ecco una sintesi dei contenuti.
La priorità. “La priorità assoluta è il rapporto con l’Italia, senza ombra di dubbio – afferma il Segretario ANIS – tra agli altri interventi da compiere immediatamente ci sono inoltre le nomine strategiche, quella del Presidente di Banca Centrale e quelle dei rappresentanti della Vigilanza e dell’Antiriciclaggio. A nostro parere non devono essere necessariamente personalità sammarinesi: quello che conta è che siano riconosciuti e stimati all’estero”.

Industria manifatturiera. “Si devono tenere sotto controllo tre aspetti le dinamiche del costo del lavoro, il recupero della produttività e l’aspetto pensionistico, che è il punto di maggior criticità, e con il quale prima o poi dovremo fare i conti”.

Edilizia e autotrasporti. “Occorre creare parità di condizioni con i concorrenti italiani, soprattutto per questi due settori che, lo dicono i numeri, sono da qualche tempo in sofferenza”.

Settore finanziario. “Al di là delle questioni già citate, legate alle nomine, occorre definire quali tipologie di attività da privilegiare e creare le condizioni per attrarre i migliori professionisti dei settori che si intendono sviluppare”.

Settore dei servizi. “E’ in grande espansione e può rappresentare un punto di forza, ma si devono eliminare gli elementi di debolezza. In particolare le aziende devono essere davvero reali e non fuori mercato”.

Parco scientifico. “Come già detto siamo ampiamente favorevoli al progetto, che comprende anche l’Università e le autorità italiane. Le aziende che opereranno nei settori della ricerca all’interno del Parco scientifico avranno grosse opportunità di crescita”.

Unione Europea. “Da anni aspettiamo l’informatizzazione dei sistemi doganali, e nel frattempo sono state approntate anche nuove normative, quali il sistema A&O per la certificazione degli scambi alla dogana. Se San Marino riuscirà a certificare informaticamente le operazioni doganali, allora si può anche pensare di superare il problema delle barriere doganali”.

Italia. “Al di là delle questioni già affrontate sugli accordi bilaterali, il Sistema Paese di San Marino è una risorsa, un valore aggiunto, per il circondario e per l’Italia. Quello che è mancato finora è un po’ di coordinamento per la realizzazione di progetti su più ampia scala, diciamo da qui a vent’anni almeno”.

Imposte. “Noi proponiamo un alleggerimento fiscale, ma non riteniamo le aliquote attuali siano da disprezzare. Quello che chiediamo è un sistema delle imposte più equo, e una burocratizzazione del sistema, che ha diversi limiti. Alle due coalizioni abbiamo posto una serie di suggerimenti tecnici che riteniamo appropriati”.

Bilancio dello Stato. “Una spesa corrente sopra il 90% come è quella di San Marino non solo è una nota stonata, ma è un dato che riteniamo impresentabile. Abbiamo proposto una serie di interventi per abbassare la spesa corrente. E nel frattempo abbiamo individuato una cifra di 30 milioni di euro, a cui vanno aggiunti i proventi dei giochi della sorte (altri 10 milioni) per tutta una serie di investimenti info e infrastrutturali”.

Pubblica Amministrazione. “La PA deve essere riorganizzata in maniera veramente efficiente. Per far questo si deve ridurre, nel tempo e con un blocco temporaneo e mirato delle assunzioni, il numero dei dipendenti e si deve instaurare un sistema di controllo e di incentivazione dei meriti”.

Mercato del lavoro. “La riforma del 2005 purtroppo è inapplicabile sotto vari aspetti. Anche in questo caso abbiamo fornito una serie di soluzioni tecniche per superare i limiti della legge”.

Metodo di lavoro. “Se i vari governi non sono stati in grado di realizzare quanto avevano progettato, questa è soprattutto una problematica legata al metodo di lavoro. Non si può pensare che un Segretario di Stato si occupi dell’ordinaria amministrazione, di quella straordinaria e che riesca anche a guardare più lontano. Pertanto abbiamo suggerito l’istituzione di nuovi organismi tecnici, gruppi di lavoro ristretti che agiscano naturalmente sulle indicazioni dei vari Segretari di Stato”.

Le opere. “Ci sono diverse priorità. Una rete di banda larga sammarinese; un bacino idrico da realizzare in territorio; la realizzazione di aree di stoccaggio dei rifiuti speciali; lo sdoppiamento della rete fognaria, dato che la situazione attuale è da Terzo Mondo”.

In conclusione, per il Segretario dell’ANIS Carlo Giorgi, “La politica ha oggi il dovere di garantire al Paese la stabilità. E’ questo che noi abbiamo chiesto alle due coalizioni. Per il resto noi non vogliamo essere soltanto suggeritivi, ma anche parte attiva in questo processo di crescita. Se si guarda ai vari punti del nostro progetto, ci sono tante cose demandate a privati o in cui i privati sono pronti ad investire. L’importante è agire”.

ANIS

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