L’appuntamento è inderogabile. Del resto, la Scuola è fatta di tempistica, oltre che di didattica, di impegno, di aggiornamento, di attese.
Ma l’Annuario della Scuola Secondaria Superiore è tutto questo, e anche di più.
Il primo numero dell’Annuario fu realizzato nell’anno scolastico 1958-59, per iniziativa del professor Francesco Balsimelli, allora Preside del Liceo Classico. Era un volume di 145 pagine, che conteneva notizie sulla storia del primo Studio sammarinese, passando in rassegna i corsi esistenti in passato e seguendo l’evolversi dei vari insegnamenti. La pubblicazione ebbe fin da subito molto successo andando rapidamente esaurita. Il professor Balsimelli curò i primi nove numeri dell’Annuario, lasciando poi il testimone al professor Giuseppe Rossi che continuò l’opera pubblicando i numeri X, XI e XII.
Crediamo sia doveroso ricordare in questa edizione il professor Rossi, venuto a mancare lo scorso mese di novembre 2009, lasciando un vuoto nel nostro panorama culturale difficilmente colmabile.
Dopo alterne vicende, nell’anno scolastico 1993-1994, per volontà del preside Marino Cecchetti, l’Annuario riprende regolarmente la pubblicazione con la sua impostazione tradizionale, ma si apre da subito, in modo organico, ai contributi dei singoli ordini del sistema scolastico.
Ed è così che oggi ci apprestiamo ad ufficializzare questa nuova edizione, con la sua puntuale documentazione sugli studenti, sulle classi frequentate, sul corpo docenti, sul resoconto dei progetti e della attività didattiche ed elettive, la saggistica, gli studi sammarinesi.
Uno spaccato altamente qualitativo di un sistema complesso e in continuo divenire qual è il sistema scolastico sammarinese. Non è un caso infatti, che gli studenti licenziati dalle nostre Superiori, abbiano i migliori rendimenti universitari rispetto ai colleghi del Circondario. Non è un caso, evidentemente, che in questi ultimi anni si stia registrando un progressivo incremento degli iscritti. Tanto che la classe politica ha dovuto mettere mano ad una progettazione complessiva delle strutture scolastiche, in quanto spazi e servizi collaterali non sono più consoni né ai numeri della popolazione studentesca, né alle sue nuove esigenze.
E’ un grande impegno per tutti noi, ma anche una grande soddisfazione, perché l’investimento sui giovani e sulla loro istruzione è il modo migliore per uno Stato di impiegare le sue risorse.
Alla Preside e all’intero Corpo Docente il sincero apprezzamento del governo e mio personale. Che credo si aggiunga a quello di tutti i nostri concittadini.
Il Segretario alla Pubblica Istruzione e Cultura
Romeo Morri
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