Prestiti e favori, chiarezza anche in commissione di inchiesta?
Civico 10 e Rete sono già circa il 30% dei consiglieri, il che significa, se si prendono per assodate le loro uscite pubbliche che li hanno visti chiamarsi fuori dalle affermazioni di Ambrogio Rossini, che ad avere avuto favori e prestiti senza garanzie dalle banche sono già meno di quell’80% di politici ventilato dal patron di Bac.
Inoltre C10 invita a fare nomi, a denunciare e a non generalizzare, e altrettanto lascia intendere Rete. C’è allora da aspettarsi che gli esponenti dei due movimenti siano pronti a prendere posizioni importanti laddove i nomi siano stati o verranno fatti.
L’occasione si è recentemente manifestata nella Commissione di inchiesta sul Cis e sulle crisi bancarie, con l’istanza presentata da Grandoni che è stata, sì, liquidata come irricevibile, ma per un paio di nomi dei problemi oggettivi li pone.
Vista la presa di posizione pubblica dei due movimenti, c’è quindi da aspettarsi che i loro esponenti in quella sede non chiudano gli occhi verso la compatibilità di quei commissari per i quali vengono indicate pendenze o rapporti.
D’altra parte, se fossero verificati debiti nei confronti del patron di Banca Cis e richieste di raccomandazioni allo stesso ingegnere da parte di qualcuno dei commissari, come potrebbero far finta di niente gli altri che hanno pubblicamente preso una posizione così determinata?